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® Arte ® : Arte e tradizioni
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 Message 1 of 5 in Discussion 
From: MSN Nickname®Paoletta®  (Original Message)Sent: 3/23/2004 3:32 PM

 

Martina Franca

 

Martina Franca è la piu alta località dell'altopiano delle Murge, a 431 metri sul livello del mare.
La cittadina, si stende sulla sommità di una collina tra altri colli dolci e fertili che delimitano la Valle d'ltria, la favolosa valle dei «trulli».

Tra le case bianche di calce e le stradine, spesso sormontate da archetti e di splendidi davanzali di ferro battuto ornati di fiori, spiccano Palazzi e le Chiese di Martina Franca.

Le strutture arcaiche dei «trulli» hanno origini antiche, orientali e greche (da tholos, tetto rotondo). Il nome si fa derivare dal latino «turulla», piccola torre e anche da «trullus», vocabolo che indicava una qualsiasi costruzione circolare a tetto conico. La struttura della parte conica è eseguita senza l'impiego di malta, solo con pietre ingegnosamente incastrate e disposte in volute concentriche decrescenti. Al vertice è collocata, come copertura, una pietra intera (monolite), lavorata e levigata. Sulle spirali di pietra spiccano sovente simboli magici: croci, stelle ed altri segni rozzamente dipinti nell'antica credenza di scongiurare il male e accattivarsi la protezione di Dio e dei Santi.

Lo spessore dei muri in pietra raggiunge anche i due metri. Questa caratteristica ha fatto nascere la fama dei trulli freschi in estate e caldi di inverno...sull'estate possiamo essere d' accordo, ma in inverno qui fa un freddo!!!

 

 

L'interno di un Trullo

 
Tutto il paese conserva intatta la suggestione di una creazione della fantasia, una favola di pietra nella limpida luce dell'Oriente


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 Message 2 of 5 in Discussion 
From: MSN Nickname®Paoletta®Sent: 3/23/2004 3:32 PM
 
 
Continua...........
 

Come già detto in precedenza il trullo ha le sue origini che risalgono alla preistoria; nel corso dei millenni la sua originaria struttura architettonica è andata man mano modificandosi trasformandosi da semplice riparo di fortuna ad una vera e propria abitazione non priva di comfort.
Tale evoluzione è riscontrabile in maniera particolare solo in alcune zone della Puglia, quali la "Murgia dei Trulli", ovvero quella zona che comprende i comuni di Alberobello, Locorotondo, Martina Franca e Cisternino.

Il trullo primordiale altro non era se non una sorta di semplice capanna in pietra a pianta pressocché circolare. In essa si riconoscono quattro elementi costruttivi: il muro, l'arco trilitico dell'ingresso, la volta a calotta ed il tetto, tutti costituiti da pietra calcarea senza alcun tipo di legante (parte destra dell'immagine).

Da questa forma originaria il trullo si evolve acquisendo caratteristiche architettoniche da altre culture; è tipica di tale trasformazione la sostituzione dell'arco trilitico dell'ingresso con l'arco romano a tutto sesto sormontato, comunque, da un timpano triangolare.
Allo stesso modo, per rispondere sempre meglio alla sua funzione di abitazione, la forma base si arricchisce di particolari architettonici e funzionali quali il focolare, le finestre, una cisterna posta sotto il trullo stesso per la raccolta e la conservazione delle acque piovane, una pavimentazione a basole di calcare.
In un secondo momento la pianta da circolare diventa quadrata e si cominciano ad addossare più trulli tra di loro formando vere e proprie abitazioni unifamiliari, costituite da un ampio vano centrale e da diverse stanze o dipendenze laterali.
Infine si verificano sempre più evidenti adattamenti all'uso domestico del trullo, si creano mensole in aggetto e nicchie per la conservazione di beni e suppellettili, si intonacano le pareti interne, il muro portante esterno e le parti superiori del tetto in prossimità dei pinnacoli (parte sinistra dell'immagine).

È proprio questa continua evoluzione che contraddistingue i trulli rispetto ad analoghe tipologie architettoniche presenti in tutto il mondo e ne fa un patrimonio culturale ed artistico unico nel suo genere. Tale importanza, fra l'altro, è stata riconosciuta dall'UNESCO il 5 Dicembre 1996 quando ha dichiarato i trulli di Alberobello patrimonio dell'intero pianeta, inserendo questa città nella lista del Patrimonio Mondiale (World Heritage List).


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 Message 3 of 5 in Discussion 
From: MSN Nickname®Paoletta®Sent: 3/23/2004 3:33 PM
 
Tipo 1)
Zona: Complesso delle Murge
Descrizione: Il tetto, ricoperto da chiancarelle, è perfettamente a cono con inclinazione di circa 45 gradi; il basamento è a pianta circolare o quadrata, non intonacato (al più imbiancato); a volte si nota la presenza di un tamburo intonacato che raccorda la base al tetto. Possono essere costituiti da più trulli addossati tra loro. Da questa forma si sono evoluti i trulli visibili ad Alberobello, i quali sono per lo più a pianta quadrangolare, senza tamburo di raccordo e con il basamento intonacato.

Tipo 2)
Zona: Litorale da Barletta a Bari e retroterra verso Modugno
Descrizione: Per motivi costruttivi necessita di rinfianchi attorno alla cupola di spessore tale da nasconderla completamente; la pianta può essere circolare o quadrata; in elevazione presenta una serie di gradoni (fino a 4 o 5) tronco conici o tronco piramidali. Per la porosità del calcare usato nella costruzione vengono rivestiti, sulle superfici orizzontali, ad intonaco.

Tipo 3)
Zona: Litorale fra Bari e Fasano
Descrizione: A causa del tipo di materiale usato, ovvero perticolarmente irregolare e poco lavorabile, vengono rivestiti integralmente di intonaco fino ad ottenere una superfice uniforme. La struttura è composta da un basamento rotondeggiante e da una cupola ovoidale o tronco conica. Possono essere costituiti da più trulli addossati tra loro.

Tipo 4)
Zona: Litorale da Fasano ad Ostuni
Descrizione: Molto simili a quelli del tipo 1, si differenziano per la una maggiore inclinazione della cupola e per una forma leggermente curva delle generatrici. Il tamburo non è sempre presente. Possono essere costituiti da più trulli addossati tra loro.

Tipo 5)
Zona: Colline di Ostuni e Carovigno
Descrizione: In realtà non si tratta di una vera e propria struttura a secco. Il basamento infatti è costituito da muratura di pietrame e calce mentre la cupola è strutturata secondo tecniche estremamente diverse da quelle tipiche di tutti gli altri trulli (struttura spingente). Proprio per questa differenza strutturale si rende necessaria la presenza di un forte rinfianco dal quale sporge solo la sommità dell cupola. È integralmente intonacato.

Tipo 6)
Zona: Penisola Salentina
Descrizione: Presentano dei metodi di costruzione misti che comportano, anche in questo caso, la presenza di rinfianchi. Le forme sono tronco coniche o tronco piramidali non intonacate; le superfici orizzontali sono coperte di lastre di calcare o ricoperte di uno spesso strato di terra e stoppia

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 Message 4 of 5 in Discussion 
From: MSN Nickname®Paoletta®Sent: 3/23/2004 3:33 PM

Le forme adottate nella realizzazione dei pinnacoli traggono origine dal culto betilico, professato dai popoli primitivi orientali.

Questo culto, il cui nome betilico deriva dal latino baetulos, pietra sacra, si basava sull'adorazione delle "pietre azzurre o pietre livide", come meteoriti o aeroliti, ritenute figlie del sole e delle stelle perché cadute dal cielo e in grado di sprigionare scintille di fuoco.

I pinnacoli dei trulli più antichi presentano dei chiari richiami a questo culto: i pinnacoli a palla o a disco, posto orizzontalmente, sono rappresentazioni della sfera e del disco solare; quelli a forma di piramide (a quattro o a cinque facce) o di cono, sono un richiamo alla pietra sacra del baìtulos.

Nei trulli più recenti queste forme hanno assunto delle fogge esteticamente più evolute per adattarsi alla simbologia delle religioni successive, in particolare quella cristiana, come le croci.


Alcuni esempi di pinnacoli

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 Message 5 of 5 in Discussion 
From: MSN Nickname®Paoletta®Sent: 3/23/2004 3:33 PM

L'arte primitiva, già constatabile nelle forme dei pinnacoli, diventa più varia e complicata nei segni, nelle figure simboliche, nei monogrammi, negli emblemi e nelle sigle tracciate con latte di calce sul dorso dei tetti conici.

La maggior parte dei simboli sono di origine religiosa cristiana e spaziano dalla croce al monogramma cristiano, dai simboli della passione al cuore trafitto, dal raggiante Sacramento al Calice Eucaristico.

Altri sono pagani come il gallo, la serpe, il ferro di cavallo, le corna di bue o di ariete e primitivi come circoli, triangoli, linee rette e curve, svastiche gammate come quelle che si rinvengono su alcuni antichi vasi apuli.

Altri prendono spunto dalla magia; fra questi si ritrovano segni astronomici, zodiacali e planetari.

O, ancora, semplicemente ornamentali e grotteschi, come la cornucopia, la stella, le iniziali del proprietario, la falce, la zappa, un mascherone.


Simboli primitivi

Simboli cristiani

Simboli magici

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