|
Analizzando i nomi dei mesi dell'anno si potrebbe arrivare subito alla conclusione che Settembre corrisponde a 7, Ottobre a 8, Novembre a 9 e Dicembre a 10 ...ma cos'è successo? perché non corrispondono all'ordine giusto? Tutto inizia dal primo calendario utilizzato dai romani, un calendario lunare che iniziava con l'equinozio di primavera e durava 10 mesi: -
Martius, -
Aprilis, -
Maius, -
Junius, -
Quintilis, -
Sextilis, -
September, -
October, -
November, -
December Da qui l'ovvio nome dei mesi, secondo la successione. Ma questo calendario non coincideva con nessun ciclo naturale. Molti secoli dopo, il re romano Pompilio, modificò il calendario creando un periodo di 355 giorni con 12 lunazioni, aggiungendo alla fine altri due mesi "Ianuarius" e "Februarius". Il calendario aveva ancora un elevato sfasamento temporale rispetto alle stagioni che costringeva ai sacerdoti a togliere e aggiungere giorni. Nel 48 a.C. , Giulio Cesare ordinò una nuova modifica al calendario, consapevole di tutto ciò. per far coincidere la fine di Marzo con l'equinozio di primavera. Dopo tutto c'era ancora un piccolo margine d'errore che costringeva ancora ad aggiungere dei giorni per far coincidere tutto il periodo con le stagioni, questo errore di calcoli va avanti fino all'arrivo di Augusto nell'anno 8 a.C. , dove si procede alla modifica del piccolo sfasamento che rimaneva e si cambiano i nomi di Quintilis e Sextilis per Luglio e Agosto. Ecco l'elenco completo dei mesi facenti parte del calendario degli antichi Romani, da cui sono derivati i mesi in uso ancor oggi: - Ianuarius: era sacro a Giano, il dio che proteggeva tutto ciò che si andava ad iniziare,
- in questo caso il nuovo anno;
- Februarius: il suo nome deriva da februa, le feste della purificazione;
- Martius: era sacro a Marte, dio della guerra;
- Aprilis: era sacro a Venere, ed era così chiamato perché in questo mese
- la natura si apre alla fioritura e alla nuova vita;
- Maius: era sacro a Maia, dea della vegetazione;
- Iunius: era sacro a Giunone, dea della prosperità;
- Quintilis: era il quinto mese dell'antico calendario; divenne poi Iulius
- in onore di Giulio Cesare;
- Sextilis: era il sesto mese dell'antico calendario; divenne poi Augustus
- September: era così chiamato perché anticamente era il settimo mese dell'anno;
- October: anticamente era l'ottavo mese dell'anno;
- November: era, nell'antico calendario, il nono mese dell'anno;
- December: era il decimo mese dell'anno nell'antico calendario.
Quanto ai giorni del mese, ve ne erano tre che avevano un nome particolare: Kalendae (= le Calende) era il primo giorno del mese; Nonae (= le None) era il 5 del mese; Idus (= le Idi) era il 13 del mese. Facevano eccezione i mesi di marzo, maggio, luglio e ottobre, nei quali le None cadevano al 7 e le Idi al 15, cioè due giorni dopo che negli altri mesi. Tutti gli altri giorni del mese venivano chiamati riferendosi a questi tre. Ad esempio, per indicare un fatto accaduto il 19 maggio si utilizzava l'espressione die quarto decimo ante Kalendas Iunias, oppure ante diem quartum decimum Kalendas Iunias (nel quattordicesimo giorno prima delle calende di giugno). Il modo di suddividere il giorno è variato nel corso del tempo, ed è stato diverso da luogo a luogo. Presso i Babilonesi, ad esempio, l'inizio del giorno era fissato all'alba, presso gli Umbri a mezzogiorno, nell'antica Atene al tramonto. I Romani avevano suddiviso il giorno in 12 ore diurne (dall'alba al tramonto) e 12 ore notturne; per questo motivo la durata di ciascuna ora non era fissa, ma variabile a seconda delle stagioni: le ore diurne non potevano che essere più lunghe d'estate e più corte d'inverno, e viceversa le ore notturne. Sia il dì che la notte erano poi divisi in quattro parti: quelle del dì terminavano con le ore tertia, sexta, nona e duodecima, mentre quelle notturne erano chiamate vigiliae. Da questa suddivisione derivò l'introduzione, da parte dei primi cristiani, di preghiere da recitarsi in alcuni momenti della giornata: l'ufficio notturno, comprendente vespri, compieta, notturno, mattutino e lodi, e l'ufficio diurno, riguardante le ore prima, terza, sesta e nona. Mentre presso gli antichi Romani il giorno iniziava legalmente a mezzanotte, nel Medioevo prevalse l'uso ebraico e dei popoli orientali (con calendari lunari o lunisolari) di considerare la durata del giorno dal tramonto del sole al tramonto successivo. Nei secoli XIII-XIV, con la diffusione degli orologi collocati sui campanili o sulle torri civiche, si iniziò, specialmente in Italia, a suddividere il giorno in 24 ore della stessa durata, ma sempre partendo dal tramonto del sole o dall'Avemaria della sera, per cui la stessa ora non corrispondeva allo stesso momento della giornata da una stagione all'altra, ma ad un momento successivo in estate rispetto all'inverno (in quanto d'estate il sole tramonta più tardi). Infine, con le invasioni napoleoniche di inizio Ottocento, fu ripristinato anche nel nostro paese il metodo romano di contare le ore partendo dalla mezzanotte. Giorni della settimana Latino | Italiano | Inglese | dies lunae | lunedì | monday | dies marti | martedì | tuesday | dies mercuri | mercoledì | wednesday | dies iovis | giovedì | thursday | dies veneris | venerdì | friday | dies saturni | sabato | saturday | dies solis | domenica | sunday | | | |