|
Reply
| |
A Ozzano, un paese della Bassa bolognese, si svolgerà la Camminata della Libertà. E sarà per per tutti quelli che lì arriveranno un giorno di festa. Sarebbe un'occasione per chi può andarci con la Famiglia, con i Figli. Perchè sarebbe l'occasione per assaporare la Resistenza ai nostri Ragazzi e a tutti i Giovani che non hanno avuto la nostra stessa fortuna: quella di conoscere, dalla voce chi l’aveva vissuta, la storia del nazifascismo, la lotta per la Liberazione e la vittoria della Democrazia. |
|
First
Previous
2 of 2
Next
Last
|
|
Reply
| |
Articolo 21 ricorderà anche quest’anno, nelle forme consuete, il 25 aprile festa della liberazione, partecipando alla manifestazione di Milano e soprattutto a quella di Roma, promossa come ogni anno dall’AMPI e dai sindacati. Diamo dunque appuntamento ai nostri associati e lettori a Porta San Paolo e al Campidoglio, luoghi simbolo della resistenza all’invasore e della rinascita dell’Italia nella democrazia europea. Festeggeremo la liberazione senza privatizzarne la storia e i valori, sapendo anche, come ha ricordato Pasquale Villari, che alla Resistenza parteciparono italiani di ogni fede ideale, liberali e comunisti, monarchici e azionisti, cattolici e socialisti. Forze che con visioni diverse ma con eguale finalità, a liberazione avvenuta, scrissero insieme al costituzione democratica che a distanza di sessant’anni garantisce le libertà italiane. Il sangue dei vinti e dei vincitori della guerra di liberazione non può essere perciò un discrimine fra le generazioni o fra le forze sociali o politiche. Come il 4 novembre è la festa dell’unità d’Italia, e nessuno potrebbe celebrarla con intenti guerrafondai, così il 25 aprile è la festa della democrazia, e nessuno può appropriarsene contro qualcuno o rimuoverla contro qualche altro. respingiamo dunque tutti insieme i tentativi di appropriazione e quelli di rimozione. La coincidenza con il ballottaggio per il sindaco di Roma non deve offrire pretesti per trasformare la competizione elettorale in nuova pagina di faziosità: di cui è già segnale preoccupante, al momento, la presunzione di riscrivere i testi di storia nelle scuole con una nuova cultura di stato: mentre le revisioni e gli aggiornamenti dei fatti storici spettano allo studio, alla ricerca e alla libera dialettica delle analisi, in un pluralismo culturale che è espressione e strumento della democrazia. Perciò spetta a chiunque abbia queste convinzioni, che non sono “relativiste�?ma democratiche, tener lontane dalle celebrazioni del 25 aprile eventuali provocazioni comunque si definiscano. In questo spirito, l’associazione articolo 21 si augura di ritrovarsi con tutti i colleghi dell’informazione, sicura che essi anteporranno sempre la propria dignità culturale a eventuali richieste di bassi servigi; e invita gli operatori dello spettacolo �?autori, attori, registi, sceneggiatori �?a ricordare sobriamente e con spirito unitario la data della liberazione, all’inizio degli spettacoli in cartellone per il 25 aprile: ulteriore contributo dell’arte libera alla formazione della coscienza civile.
|
|
|