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General : frasi, poesie, temi, humor
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 Message 1 of 4 in Discussion 
From: MSN Nickname©Nonna_Angela  (Original Message)Sent: 3/23/2008 2:56 AM
Un lieve raggio di sole
che sfiora le gemme del rosaio
timidamente schiuse
al vento
che sa ancora di neve,
un volo di coriandoli,
un riso di mascherine.
Sprofondo nel cappotto
dal bavero rialzato,
ma nel cuore, anch’io
accolgo la promessa:
fiorite son già le viole.
Forse, non andranno lontano
bruciate dagli ultimi geli,
ma bella ugualmente è la gioia
di questa vita
che attorno si schiude
e riprende.
Nevio Catalani

Martin Niemoeller

Frase pronunciata al termine della seconda guerra mondiale.

Prima vennero a prendere i comunisti, e non dissi nulla perchè non ero comunista. Poi, portarono via gli ebrei, e rimase in silenzio perchè non ero ebreo. Dopo, arrestarono i sindacalisti, ma tenni la bocca chiusa perchè non ero sindacalista. Alla fine, vennero a prendere me, ma non c'era piu nessuno che potesse dire qualcosa.

 

Tu non devi seguire nessuno.
Certo, devi comprendere, ascoltare, imparare, restare aperto,
ma segui solo la tua spontaneità interiore.
Segui il tuo essere. E aiuta la gente a essere sè stessa.
Nello stesso modo in cui, nel mio giardino, io aiuto le mie rose a esser rose,
e i fior di loto a essere fiori di loto.
Io non cerco di far diventare la rosa un fiore di loto,
il mondo è ricco perchè c'è varietà.
Sarebbe orribile se crescessero solo rose...
esistono migliaia di fiori, e il mondo è meraviglioso.
Allo stesso modo, ogni persona deve essere autenticamente sè stessa,
totalmente e unicamente sè stessa.<O:P></O:P>

(OSHO)<O:P></O:P>

 

 

 

Leonard Cohen

Le storie della strada

Le storie della strada sono mie, le voci spagnole ridono.
Le Cadillac vanno strisciando ora attraverso la notte e il gas intossicante,
E io mi sporsi dalla mia finestra malato in questo vecchio hotel che scelsi,
Si una mano sul mio suicidio, una mano sulla rosa.
Io so che tu udisti che è finita ora e la guerra dovrà sicuramente venire,
Le città sono distrutte a metà e gli uomini medi sono andati.
Ma lasciami chiederti ancora una volta, figlio della semi-oscurità,
Tutti questi cacciatori che stanno urlando ora oh parlano per noi?
E dove vanno tutte queste autostrade, ora che siamo liberi?
Perchè gli eserciti marciano ancora che erano tornati a casa da me?
Oh signora con gambe così belle oh straniero al tuo volante,
Sei bloccato dentro la tua sofferenza ed i tuoi piaceri sono una garanzia.
L'età del desiderio sta dando vita, ed entrambi i genitori chiedono
Alla balia di raccontargli fiabe su entrambi i lati del vetro.
Ed ora l'infante con il suo cordone è tirato dentro come un aquilone,
Ed un occhio riempito con cianografie, un occhio riempito con la notte.
Oh vieni con me mia piccola, troveremo quella fattoria
E cresceremo erba e mele la e terremo gli animali al caldo.
E se per caso mi sveglio nella notte e ti chiedo chi sono,
O portami al macello, aspetterò là con l'agnello.

Con una mano sulla stella di David ed una sulla ragazza
Io sarò in bilico su un pozzo dei desideri che tutti gli uomini chiamano mondo.
Noi siamo così piccoli tra le stelle, così larghi contro il cielo,
E persi tra la metropolitana affollata io cerco di afferrare il tuo occhio.

 

COS'E' PER TE UN AMICO?

Khalil Gibran
 
Cos'è per te un amico,
Perché tu debba cercarlo
Per ammazzare il tempo?
Cercalo sempre per vivere il tempo.
Deve colmare infatti le tue necessità,
non il tuo vuoto.
E nella dolcezza dell'amicizia
Ci siano risate,
E condivisione di momenti gioiosi.
Poiché nella rugiada
delle piccole cose
Il cuore trova il suo mattino
E si rinfresca.

 

CALENDARI 2008 IMMONDIZIA NAPOLI - foto e immagini

Guarda tutte le foto

Continua la nostra finestra aperta sui più curiosi calendari previsti per questo 2008. Oggi ve ne presentiamo uno davvero particolare, realizzato da alcune mamme su uno dei temi più scottanti della nostra Italia di oggi: il problema dell’emergenza dei rifiuti a Napoli. Dodici scatti, per i dodici mesi dell’anno, per raccontare all’Italia cosa vuol dire vivere in mezzo ai rifiuti: ecco le immagini nella nostra galleria.

Il calendario è stato realizzato dall’associazione �?A target=_top href="http://www.haisentito.it/_Secure/0UgA1A1sak3Q4HVOMQu6VcU3P8N6uQ55ilW87w9C3vczjtGvnAfoezN0cLOwVX*Z1LK7C1fuOvVfQRMZo3yAQ2ZhY6DKAW*G7cEw*p3Qayp4mxA!BymeXBSJrefu6nDTS/Immagine:Giuseppe_Arcimboldo_-_Summer,_1573.jpg">Napoli vive, io la difendo�? nei dodici mesi che compongono il calendario 2008 l’emergenza dei rifiuti a Napoli viene vista attraverso gli occhi dei cittadini che la vivono. Protagoniste molte donne, mamme, che �?EM>non scendono a compromessi quando è messa in gioco la vita dei loro figli che ogni giorno sono costretti a respirare, mangiare e vedere veleni e rifiuti�?

Notte di carnevale

Coriandoli sul tappeto,
nei capelli raccolti,
nella scollatura.
Mi guardi e sorridi,
il trucco disfatto
disegna sul volto
farfalle azzurre.
Con dita leggere
fai cadere
l'abito da regina
insieme alle barriere
delle mie paure.
Restano gioielli lucenti
a coprire lembi di pelle
che freme per le tue carezze,
cavaliere, in questa lunga
notte di carnevale.
(di Maria Stella Grillo)

Leggenda Cheyenne

LEGGENDA SECONDO LA CULTURA DEI CHEYENNE<O:P></O:P>

 <O:P></O:P>

Molto tempo prima che arrivasse l’uomo bianco, in un villaggio Cheyenne viveva una bambina, il cui nome era �?STRONG>Nuvola Fresca�? Terrorizzata da incubi ricorrenti un giorno impaurita chiese aiuto a sua madre �?STRONG>Ultimo Sospiro della Sera�?/STRONG> e le raccontò le visioni che di notte faceva: <Quando mi abita la notte, spesso viene un uccello più nero della notte stessa a nutrirsi, beccando pezzo per pezzo il mio corpo; finché arrivi tu, senza essere vista, come il vento, per cacciarlo via. Io ti sento, ma non capisco cosa sia tutto questo!>. Con grande amore materno �?STRONG>Ultimo Sospiro della Sera�?rassicurò la piccola: <Si chiamano Sogni, il volatile nero che sale dal profondo e l'ombra bianca che viene a salvarti!>. �?STRONG>Nuvola fresca�?rispose: <Ma io ho tanta paura, vorrei vedere solo le ombre bianche che sono buone>.  Allora la saggia madre, sapeva che in cuor suo sarebbe stato ingiusto non rassicurare la sua bimba, inventò una rete tonda per pescare i sogni nel lago della notte, poi diede all’oggetto il potere magico di distinguere i sogni buoni, cioè quelli utili per la crescita spirituale della sua bambina, da quelli cattivi, cioè insignificanti e ingannevoli, i sogni buoni resteranno dentro, i cattivi andranno via. Al centro del circolo intrecciato mise un sasso e intorno ad esso una goccia d'argento, che rappresenta il tempo lunare, un pezzo di turchese, a significare desiderio e un dente di animale forte come simbolo di protezione. All'estremo inferiore della rete legò code di animali e piume di uccelli.  �?STRONG>Ultimo Sospiro della Sera�?appese l'oggetto sul lettino di "Nuvola Fresca" e costruì tanti Dream-Catcher per tutti i piccoli del villaggio Cheyenne. Se si tratterà di sogni buoni il li affiderà al filo di perline (le forze della natura) che li farà avverare, se li giudicherà cattivi li consegnerà alle piume di uccello e li farà portare via disperdendoli nei cieli. Man mano che i bambini crescevano abbellivano il loro acchiappasogni con oggetti a loro cari e il potere magico cresceva, insieme a loro. Ancora oggi, ogni volta che nasce un bambino, gli Indiani costruiscono un �?STRONG>Dream Catcher�?e lo collocano sopra la sua culla. Ogni Cheyenne conserva il suo acchiappasogni per tutta la vita, come oggetto sacro portatore di forza e saggezza e per realizzare i propri sogni.

 

 

 

 

 

 

 

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 Message 2 of 4 in Discussion 
From: MSN Nickname©Nonna_AngelaSent: 3/23/2008 2:57 AM
 

 Il vero prepotente? Chi premia i più scadenti. L'essenza della prepotenza non è il piacere di sentire l'altro in propria balia, di umiliarlo, di togliergli la dignità. L'essenza della prepotenza è l'ostentazione della propria superiorità rispetto a tutte le regole sociali, morali, legali e al giudizio della comunità, in sostanza l'ostentazione del proprio arbitrio. Il prepotente agisce sempre in modo tale da dimostrare agli altri che può fare ciò che vuole. La sua dimostrazione di forza sarà tanto più efficace quanto più è in contrasto con i valori riconosciuti. Perciò non colpirà la persona meno meritevole, ma quella più meritevole e non sosterrà il migliore, ma colui che tutti ritengono scadente.
Questo aspetto dell'agire sociale e dell'animo umano esiste anche nel mondo politico. Il politico di basso rango che raccomanda un incapace e che, per imporlo, è disposto a infangare chi merita, a distruggere la più bella delle istituzioni, non lo fa solo perché ne ricava dei voti o dei vantaggi. Anzi, se si informasse e negoziasse, otterrebbe molto di più. Lo fa per mostrare ai suoi pari e ai suoi potenziali clienti la sua forza, il potere di ottenere ciò che gli pare e piace.
L'azione del prepotente è sempre rivolta ad un pubblico a cui vuol dimostrare di essere onnipotente, un despota di cui si deve avere paura. E' per il suo pubblico che il prepotente urla, minaccia, usa un linguaggio volgare, osceno. Per dimostrargli che non si considera solo al di sopra di loro, degli altri, della morale, della legge, ma che disprezza e tratta come escrementi coloro che
invece li rispettano. (di Francesco Alberoni)

 

<O:P>

IN ITALIA<O:P></O:P>

 <O:P></O:P>

E�?Natale, tutte le vie sono colorate e piene di quelle lucettine intermittenti,<O:P></O:P>

E’Natale, la gente si affretta per le strade piena di pacchi e pacchettini per finire gli ultimi regali,<O:P></O:P>

E�?Natale la gente si sente più buona e ama il prossimo.<O:P></O:P>

E�?Natale tutti hanno dei buoni propositi e sogni nel cassetto da tirare fuori un’altra volta,<O:P></O:P>

E�?Natale e tutti si preparano a riunirsi intorno al tavolo per una grande abbuffata<O:P></O:P>

E�?Natale i negozianti si sfregano le mani per le vendite alle stelle<O:P></O:P>

E’Natale le famiglie si riuniscono<O:P></O:P>

E�?Natale oggi è nato Gesù Cristo anche se nessuno se lo ricorda tra una compera e l’altra<O:P></O:P>

 <O:P></O:P>

ALTROVE<O:P></O:P>

 <O:P></O:P>

E’Natale, ma qui non ci sono né negozi né lucine intermittenti<O:P></O:P>

E�?Natale, ma nonostante ciò, l’acqua resta non potabile�? per quei fortunati che hanno l’acqua<O:P></O:P>

E�?Natale, ma ciò non impedirà alla fame di mietere nuove vittime mentre altrove ci si abboffa<O:P></O:P>

E�?Natale, ma quelli che si sentono qui, non sono i botti dei fuochi d’artificio, ma le armi che esplodono i loro colpi, e quei colpi uccideranno qualcuno anche oggi<O:P></O:P>

E’Natale ma qui non c’�?nessuna tavola a cui sedersi, ma soprattutto non c’�?nulla con cui pasteggiare.<O:P></O:P>

E’Natale, ma molti bambini non hanno nessuno con cui festeggiare e non riceveranno alcun dono, forse un giorno di vita in più�?se sono fortunati.<O:P></O:P>

E�?Natale, ma qui l’unico sogno che si può rispolverare è quello di arrivare vivi a capodanno,<O:P></O:P>

E�?Natale, tutti sono buoni, eppure è il giorno che registra il maggior numero di suicidi in tutto l’anno.<O:P></O:P>

E�?Natale è nato Gesù Cristo………�?e chi è?

 

 

E�?Natale
E' Natale ogni volta
che sorridi a un fratello
e gli tendi la mano.
E' Natale ogni volta
che rimani in silenzio
per ascoltare l'altro.
E' Natale ogni volta
che non accetti quei principi
che relegano gli oppressi
ai margini della società.
E' Natale ogni volta
che speri con quelli che disperano
nella povertà fisica e spirituale.
E' Natale ogni volta
che riconosci con umiltà
i tuoi limiti e la tua debolezza.
E' Natale ogni volta
che permetti al Signore
di rinascere per donarlo agli altri.
Madre Teresa di Calcutta

 

LA TOLLERANZA

"Nessun abito, neanche quello tagliato

dal più famoso stilista,

può andar bene per chiunque.

Ogni vissuto deve necessariamente

essere individuale,

pur integrandosi nel sociale.

Immagina una bianca tela

su cui un pittore ha impresso

un unico colore;

non esprimerebbe che

un'assurda uniformità,

inverosimile e soffocante.

Tanti uomini, tanti colori:

indispensabili pennellate

per comporre un grande capolavoro,

il mondo in cui viviamo."

Brano tratto dal romanzo "L'ultimo segreto"  di Concetto Santiglia

 

Consumismo Natale

Si avvicina Natale, la ricorrenza più affascinante e religiosa, ma oggi essa è diventata una festa commerciale: spot televisivi che inneggiano a panettoni, cioccolatini, bambole, video giochi, telefonini e altre inutilità. Questo Natale pare già la fotocopia dei precedenti: un appuntamento con il consumismo, con il "paghi due e prendi tre". <O:P></O:P>

Questa è la nostra epoca che si esprime attraverso ciò che noi abbiamo voluto e costruito cioè il benessere. Ci stanno a cuore l'antenna parabolica, il fuori strada, la pelliccia. I figli ci guardano e crescono come noi. Fin da piccoli (asilo e elementari) essi puntano allo zainetto firmato, alla barbie. Se provate e non compraglielo, ne nasce un contenzioso in famiglia da togliere il sonno al babbo e alla mamma. Gesù Bambino non è il figlio di Dio, ma un bancomat o un bancone della Coop. Ma non è colpa dei genitori perché sono vittime del regime pubblicitarion aè credo che sia cambiato il Natale, siamo peggiorati noi per l'enorme disponibilità di denaro dell'uomo moderno che esalta i difetti, l'aridità, i vuoti di spiritualità, il cattivo gusto. Il portafogli ha sostituito il cuore. Questo è il costume attuale e, chi più chi meno, tutti si adattano, anche se al termine di questo rito pagano e bottegaio rimarranno con un fondo di amarezza e di malinconia.<O:P></O:P>

Una volta era tutto diverso; non eravamo più buoni ma poveri capaci di accontentare che ci stava accanto e noi stessi; si faceva il presepe casalingo, un po�?di muschio, il laghetto con lo specchio o la stagnola, la capanna costruita con due pezzi di legno, l'albero con piccoli cipressi o abeti raccapezzati e statue di coccio e colorate. La mattina di Natale festeggiavamo commossi ed eccitati tra piccoli e semplici regali: mandarini, pipe di zucchero, e guantini nuovi che venivano sfoggiati alla Santa Messa della mattina. Oggi il Natale si vive in modo diverso ma molti lo vorrebbero invece come era una volta, con i sapori, i profumi e le emozioni della nostra infanzia. <O:P></O:P>

Mi immagino la vigilia. Attorno all'abete una montagnola di pacchi infiocchettati; si fa meno fatica a sbattere sul tavolo una carta di credito che dedicare mezz’ora di tempo al Natale, giorno santo. Sono passati molti anni, non sono più quello della mia infanzia, non trascorro più il Natale come una volta e anch'io ho la carta di credito. Voi credete che i figli siano veramente felici? Speriamo di sì, ma chi non lo è sono i bambini dei paesi sottosviluppati, che vivono di povertà e miseria e per loro non c'è posto per il Natale o per la felicità nel cuore. Così c'è chi, pur avendo tutto, è solo apparentemente felice e per breve tempo, e c'è chi non ha tempo di pensare al Natale che spesso non conosce e non prova gioia nemmeno quel giorno: che tristezza!

Rifflessioni sull'amore

L'AMORE PROFONDO<O:P></O:P>

(da: "L'Arte di Amare" di Erich Fromm - Ed. Il Saggiatore)<O:P></O:P>

Nell'amore si è trovato, alla fine, un rifugio alla solitudine. Si forma un’alleanza a due contro il mondo, e questo egoismo a due è scambiato per amore e intimità.

(...) Amore come soddisfazione reciproca e amore come "cooperazione", come rifugio alla solitudine, sono le due "normali" forme della disintegrazione dell’amore nella società occidentale moderna, la patologia socialmente schematizzata dell’amore. (...)

L’amore è possibile solo se due persone comunicano tra loro dal profondo del loro essere, vale a dire se ognuna delle due sente se stessa dal centro del proprio essere. Solo in questa "esperienza profonda" è la realtà umana, solo là è la vita, solo là è la base per l’amore.
<O:P></O:P>

  <O:P></O:P>

L’amore, sentito così, è una sfida continua; non è un punto fermo, ma un insieme vivo, movimentato; anche se c’�?armonia o conflitto, gioia o tristezza, è d’importanza secondaria dinnanzi alla realtà fondamentale che due persone sentono se stesse nell’essenza della loro esistenza, che sono un unico essere essendo un unico con se stesse, anziché sfuggire se stesse. C’�?solo una prova che dimostri la presenza dell’amore: la profondità dei rapporti, e la vitalità e la forza in ognuno dei soggetti.<O:P></O:P>


Lettera di una mamma al figlio Carabiniere

Caro figlio,

ti scrivo queste poche righe perché tu sappia che ti ho scritto. Se ricevi questa lettera, vuol dire che è arrivata. Se non la ricevi, fammelo sapere, così te la rimander. Scrivo lentamente perché so che tu non sai
leggere in fretta.

Qualche tempo fa tuo padre ha letto sul giornale che la maggior parte degli incidenti capitano entro un raggio di un chilometro dal luogo di abitazione. Allora abbiamo deciso di traslocare un po più lontano. La nuova casa è meravigliosa. Cè una lavatrice, ma non sono sicura che
funzioni. Proprio ieri ci ho messo dentro il bucato, ho tirato lacqua e poi il bucato è sparito completamente.

Il tempo qui non è troppo brutto. La settimana scorsa ha piovuto due volte: la prima volta per tre giorni e la seconda per quattro.

A proposito della giacca che mi avevi chiesto, tuo zio Piero mi ha detto che spedirtela coi bottoni sarebbe stato molto caro (per via del peso dei bottoni).

Allora li ho staccati. Se pensi di riattaccarli, te li ho messi tutti nella tasca interna.

Tuo fratello Gianni ha fatto una grossa sciocchezza con la macchina: è sceso e ha chiuso di scatto la portiera lasciando dentro le chiavi. Allora è dovuto rientrare a casa a prendere il secondo mazzo di chiavi, e così anche noi abbiamo potuto scendere dalla macchina.

Se vedi Margherita salutala da parte mia. Se non la vedi, non dirle niente.

la tua mamma che ti vuole tanto bene

P. S.: volevo metterti anche un po di soldi, ma avevo già chiuso la busta.

 

25. Novembre...Giorno contro le violenze sulle donne

La violenza contro le donne ha molte facce: le uccisioni e gli stupri sono gli aspetti più drammatici delle violenze dentro e fuori le mura domestiche, nei luoghi di lavoro, per le strade. I dati riguardanti le violenze subite dalle donne sono agghiaccianti, soprattutto se riferiti alla società civile. La violenza fisica, sessuale, psicologica ed economica è la pura violazione dei diritti umani e, talvolta, l’assenza di leggi adeguate e il silenzio sono complici di tali violazioni. <O:P></O:P>

La violenza è sofferenza e umiliazione. È la prima causa di morte tra le donne nel mondo.

La meditazione<O:P></O:P>

La nostra paura più profonda
non è di essere inadeguati.
La nostra paura più profonda,
è di essere potenti oltre ogni limite.

E' la nostra luce, non la nostra ombra,
a spaventarci di più.
Ci domandiamo: " Chi sono io per essere brillante, pieno di talento, favoloso? "
In realtà chi sei tu per NON esserlo?

Siamo figli di Dio.
Il nostro giocare in piccolo,
non serve al mondo.
Non c'è nulla di illuminato
nello sminuire se stessi cosicchè gli altri
non si sentano insicuri intorno a noi.

Siamo tutti nati per risplendere,
come fanno i bambini.
Siamo nati per rendere manifesta
la gloria di Dio che è dentro di noi.
Non solo in alcuni di noi:
è in ognuno di noi.

E quando permettiamo alla nostra luce
di risplendere, inconsapevolmente diamo
agli altri la possibilità di fare lo stesso.
E quando ci liberiamo dalle nostre paure,
la nostra presenza
automaticamente libera gli altri.

Nelson Mandela

<O:P>

</O:P>
</O:P>

Reply
 Message 3 of 4 in Discussion 
From: MSN Nickname©Nonna_AngelaSent: 3/23/2008 2:58 AM

<V:SHAPETYPE id=_x0000_t75 stroked="f" filled="f" path="m@4@5l@4@11@9@11@9@5xe" o:preferrelative="t" o:spt="75" coordsize="21600,21600"><V:STROKE joinstyle="miter"></V:STROKE><V:FORMULAS><V:F eqn="if lineDrawn pixelLineWidth 0"></V:F><V:F eqn="sum @0 1 0"></V:F><V:F eqn="sum 0 0 @1"></V:F><V:F eqn="prod @2 1 2"></V:F><V:F eqn="prod @3 21600 pixelWidth"></V:F><V:F eqn="prod @3 21600 pixelHeight"></V:F><V:F eqn="sum @0 0 1"></V:F><V:F eqn="prod @6 1 2"></V:F><V:F eqn="prod @7 21600 pixelWidth"></V:F><V:F eqn="sum @8 21600 0"></V:F><V:F eqn="prod @7 21600 pixelHeight"></V:F><V:F eqn="sum @10 21600 0"></V:F></V:FORMULAS><V:PATH o:connecttype="rect" gradientshapeok="t" o:extrusionok="f"></V:PATH><O:LOCK aspectratio="t" v:ext="edit"></O:LOCK></V:SHAPETYPE>

 


La pace
La pace è la donna con il suo bambino.
La pace sono io,
che parlo all'aurora perché mi appartiene.
La pace è il mio cuore
innamorato di ogni creatura vivente.
La pace sono tutte le strade del mondo
dove gli esseri umani raccontano le parabole
dei loro sogni e delle loro vite.
La pace rende fecondi i deserti
che reclamano ancora i loro misteri.
La pace agita gli oceani
nel tripudio delle loro canzoni infinite.
La pace accende tutti i firmamenti dell'amore.


La pace è la dignità della persona.
La pace compone la storia di tutti i diritti umani.
È mite la pace, ma irresistibile,
contro ogni forma di razzismo, di violenza, di sfruttamento,
di fanatismo rivoluzionario, di orgoglio nazionalista,
di emulazioni tribali, di individualismi gaudenti.
La pace è la solidarietà della grande famiglia umana.
L'umanità è un unico corpo,
dove le membra funzionano tutte insieme
o non funzionano affatto.
La pace organizza la convivialità delle differenze
e impedisce qualsiasi scontro di civiltà.
La pace è la felicità del meticciato.
La pace è la giustizia sociale.
La pace dichiara che la produzione economica
non è il bene supremo,
ma è per il benessere di tutti.
Anche dei disoccupati, dei malati,
degli handicappati,
delle masse miserabili di tutti i continenti.
La pace è destinazione universale delle risorse terrestri.
I diritti di proprietà
sono proporzionati ai doveri di condivisione.
In particolare la pace chiede
che le risorse non rinnovabili della Terra,
il petrolio, il territorio forestale,
l'acqua del mare e l'aria dell'atmosfera
siano considerati patrimonio di tutta l'umanità.
La pace vuole la pace ad ogni costo.
Noi oggi siamo tanto armati
da potere, in un istante, incendiare la terra.
Le nostre industrie colossali
producono armi di tutti i calibri.
Le nazioni forti stabiliscono
l'equilibrio crudele della loro economia,
sul mercato delle armi alle nazioni povere,
prive di aratri, di scuole e di ospedali.
La pace, allora, è ribelle nello sforzo immane,
di chiudere tutte le fucine di morte.
La pace è l'ecologia.
La terra, il cielo, il mare
vivono per il mio respiro
e per la gioia di nutrirmi.
Rimanga io libero come il vento
a spaziare nelle meraviglie del creato
e a saziarmi di tutti i fermenti della speranza.


"Guarda l'arcobaleno e dà lode a chi l'ha creato;
esso è bellissimo nel suo splendore"  
Appare quando le nubi sono ancora minacciose.
Così la pace si fa strada in mezzo ai contrasti,
ma è stupenda e infallibile.
Vuole la tua opera d'amore per diventare onnipotente
e farsi dono a tutti i cuori degli uomini.
Chi ama non conosce l'affare,
non fa commercio del suo amore,
sa soltanto donare senza misura.
La pace non si gode, si costruisce.
Non lasciarti abbattere dalle difficoltà.
Il sole risplende più luminoso
quando i tuoi occhi sono imperlati di lacrime.
Bisogna spendere tutta la propria vita
per ottenere la pace.
Quando il vento agita l'albero,
l'uccello non trema perché sa di avere le ali.
"Beati gli operatori di pace,
perché sono chiamati figli di Dio".
La pace è difficile, ma necessaria.
A te il compito di farla, per donarla ai fratelli.
E come te, ogni fratello vorrà farne dono al suo vicino.
Così nel terzo millennio,
il meraviglioso fiore della pace
riempirà la terra del suo profumo. 

Raffaele Nogaro

 

 

Leonhard Cohen

IL PARTIGIANO

Traversando la frontiera
non pensavo certo ancora
di arrendermi
col fucile me ne andai

Ho cambiato più di un nome
ho perduto figli e moglie
ma ho gli amici miei
anche il cielo è con noi

Una vecchia ci ha nascosti
nel granaio con i topi
i soldati erano lì
in silenzio lei morì

Eravamo in tre stamani
il sole poi ha chiuso gli occhi
ed ero solo ormai.
Sono troppe le prigioni

Ma quando il vento soffia
tra le tombe e la greppia
libertà verrà
nella notte si avvicina

I soldati erano in casa
hanno preso ogni cosa
ma io non fiatai
aspettai la sera

Ho cambiato più di un nome
ho perduto figli e moglie
ma ho gli amici miei
e l'Italia intera

Una vecchia ci ha nascosti
nel granaio con i topi
i tedeschi erano lì
in silenzio lei morì

Ma quando il vento soffia
tra le tombe e la greppia
libertà verrà
nella notte si avvicina...

Sull'Amore

Si chiama amore ogni superiorità, ogni capacità di comprensione,
ogni capacità di sorridere nel dolore.
Amore per noi stessi e per il nostro destino, affettuosa adesione
a ciò che l'Imperscrutabile vuole fare di noi anche quando
non siamo ancora in grado di vederlo e di comprenderlo -
questo è ciò a cui tendiamo.

Herman Hesse

Image hébérgée par hiboox.com

Un giorno incontrai un bimbo cieco che mi chiese di descrivergli il cielo e io glielo descrissi, mi chiese di descrivergli il mare e io glielo descrissi, mi chiese di descrivergli il mondo e io piangendo me lo inventai.

 

 

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D O N N A

Tieni sempre presente che la pelle fa le rughe,
i capelli diventano bianchi,
i giorni si trasformano in anni�?
Pero` cio` che e` importante non cambia;
la tua forza e la tua convinzione non hanno eta`.
Il tuo spirito e` la colla di qualsiasi tela di ragno.
Dietro ogni linea di arrivo c`e` una linea di partenza.
Dietro ogni successo c`e` un`altra delusione.
Fino a quando sei viva, sentiti viva.
Se ti manca cio` che facevi, torna a farlo.
Non vivere di foto ingiallite�?BR>insisti anche se tutti si aspettano che abbandoni.
Non lasciare che si arruginisca il ferro che c`e` in te.
Fai in modo che invece che compassione, ti portino rispetto.
Quando a causa degli anni non potrai correre, cammina veloce.
Quando non potrai camminare veloce, cammina.
Quando non potrai camminare, usa il bastone.
Pero` non trattenerti mai!!!

Madre Teresa di Calcutta

 

 

Tutti stanno male

Everybody Hurts


Quando le giornate non ti passano mai e la notte sei tu con la tua solitudine,
quando sei sicura di averne avuto abbastanza di questa vita...
bè tieni duro, non lasciarti andare perché tutti delle volte stanno male e piangono...

Lo so, delle volte tutto va storto ma quello è proprio il momento giusto per cantare...

Se i tuoi giorni sono solo notti, tieni duro, tieni duro!
Se stai per lasciarti andare, tieni duro!
Quando pensi di averne avuto abbastanza di questa vita, bè tieni duro!

Perché tutti stanno male, confortati con i tuoi amici...
tutti stanno male, non devi arrenderti!
Quando pensi di essere da sola ti stai sbagliando, non lo sei affatto!

Se nella vita sei solo i giorni e le notti non ti passano mai...
Quando pensi di averne avuto abbastanza di questa vita per continuare ad andare avanti
sappi che tutti delle volte stanno male e piangono...

Per cui tieni duro! Tieni duro! Tieni duro! Tieni duro!
Tutti stanno male, non sei la sola...

VITA!
-Juan Ramon  Jimenez-
Giorno difficile, in cui il sole
e le nuvole combattono
- a tratti aperto, fiore,
a volte chiuso, frutto - ,
per confondersi nella notte!
Vita!
Veglia in cui gli occhi
si aprono e si chiudono,
in un gioco stanco
di verità e menzogna,
per confondersi nel sogno!
Vita!

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 Message 4 of 4 in Discussion 
From: MSN Nickname©Nonna_AngelaSent: 3/23/2008 2:58 AM
 

 

L'amore e la pazzia

 

Raccontano che un giorno si riunirono in un luogo della terra tutti i sentimenti e le qualità degli uomini.
Quando la noia si fu presentata per la terza volta, la pazzia,come sempre un po' folle propose:
"Giochiamo a nascondino!"
L'interesse alzò un sopracciglio e la curiosità senza potersi contenere chiese: 
"A nascondino? Di che si tratta?"
"E' un gioco, - spiegò la pazzia - in cui io mi copro gli occhi e mi metto a contare fino a 1.000.000 mentre voi vi nascondete e, quando avrò terminato di contare, il primo di voi che scopro prenderà il mio posto per continuare il gioco."
L'entusiasmo si mise a ballare, accompagnato dall'euforia. L'allegria fece tanti salti che finì per convincere il dubbio e persino l'apatia alla quale non interessava mai niente... Però non tutti vollero partecipare. La verità preferì non nascondersi. Perché, se poi alla fine tutti la scoprono? La superbia pensò che fosse un gioco molto sciocco (in fondo ciò che le dava fastidio era che non fosse stata una sua idea) e la codardia preferì non arrischiarsi.
"Uno, due, tre..." - cominciò a contare la pazzia.
La prima a nascondersi fu la pigrizia che si lasciò cadere dietro la prima pietra che trovò sul percorso. La fede volò in cielo e l'invidia si nascose all'ombra del trionfo che con le proprie forze era riuscito a salire sulla cima dell'albero più alto. La generosità quasi non riusciva a nascondersi.
Ogni posto che trovava le sembrava meraviglioso per qualcuno dei suoi amici. Che dire di un lago cristallino? Ideale per la bellezza. Le fronde di un albero? Perfetto per la timidezza. Le ali di una farfalla? Il migliore per la voluttà. Una folata di vento? Magnifico per la libertà. Così la generosità finì per nascondersi in un raggio di sole. L'egoismo, al contrario trovò subito un buon nascondiglio, ventilato, confortevole e tutto per se'. La menzogna si nascose sul fondale degli oceani non è vero, si nascose dietro l'arcobaleno). La passione e il desiderio al centro dei vulcani. L'oblio...non mi ricordo...dove? Quando la pazzia arrivò a contare 999.999 l'amore non aveva ancora trovato un posto ove nascondersi poiché li trovava tutti occupati, finché scorse un cespuglio di rose e alla fine decise di nascondersi tra i suoi fiori.
"Un milione!" - contò la pazzia. E cominciò a cercare. La prima a comparire fu la pigrizia, solo a tre passi da una pietra. Poi udì la fede, che stava discutendo con Dio su questioni di teologia, e sentì vibrare la passione e il desiderio dal fondo dei vulcani. Per caso trovò l'invidia e poté dedurre dove fosse il trionfo. L'egoismo non riuscì a trovarlo. Era fuggito dal suo nascondiglio essendosi accorto che c'era un nido di vespe. Dopo tanto camminare, la pazzia ebbe sete e nel raggiungere il lago scoprì la bellezza. Con il dubbio le risultò ancora più facile, giacché lo trovò seduto su uno steccato senza avere ancora deciso da che lato nascondersi. Alla fine trovò un po' tutti: il talento nell'erba fresca, l'angoscia in una grotta buia, la menzogna dietro l'arcobaleno e infine l'oblio che si era già dimenticato che stava giocando a nascondino. Solo l'amore non le appariva da nessuna parte. La pazzia cercò dietro ogni albero, dietro ogni pietra, sulla cima delle montagne e quando stava per darsi per vinta scorse il cespuglio di rose e cominciò a muoverne i rami. Quando, all'improvviso, si udì un grido di dolore: le spine avevano ferito gli occhi dell'amore...! La pazzia non sapeva più che cosa fare per discolparsi; pianse, pregò, implorò, domandò perdono e alla fine gli promise che sarebbe diventata la sua guida.
Da allora, da quando per la prima volta si giocò a nascondino sulla terra, l'amore è cieco e la pazzia sempre lo accompagna. 

Dove finisce l'arcobaleno
ci sarà un luogo, fratelli,
dove il mondo potrà cantare
qualsiasi canzone.
E noi canteremo insieme, fratello,
tu ed io
benchè tu sia bianco ed io no.

Sarà un triste canto, fratello,
perchè non conosciamo il motivo,
ed è un motivo difficile da imparare.
Ma noi possiamo impararlo, fratello.

Tu ed io.

Non esiste un motivo che sia nero.
Non esiste un motivo che sia bianco.
C'è soltanto musica, fratello,
e musica noi canteremo
dove finisce l'arcobaleno.

-Richard Rive, poeta sudafricano-

 

 

Sogni non realizzati

E�?bene che sia nel tuo cuore.<?XML:NAMESPACE PREFIX = O /><O:P> </O:P>

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 Tanti fra i nostri antenati cantavano canti di libertà e sognavano il giorno in cui sarebbero potuti uscire dalla schiavitù, dalla lunga notte dell’ingiustizia(�?<O:P> </O:P>

E cantavano così perché avevano un sogno grande e potente; ma molti di loro sono morti senza vederlo realizzato(�?<O:P> </O:P>

La lotta c’�?sempre. Facciamo dichiarazioni contro la guerra, protestiamo, ma è come se con la testa volessimo abbattere un muro di cemento: sembra che non serva a nessuno.<O:P> </O:P>

E molto spesso, mentre si cerca di costruire il tempio della pace, si rimane soli; si resta scoraggiati; si resta smarriti.<O:P> </O:P>

 Ebbene, così è la vita. E quel che mi rende felice è che attraverso la prospettiva del tempo riesco a sentire le loro grida: ”Forse non sarà per oggi, forse non sarà per domani, ma è bene che sia nel tuo cuore. E�?bene che tu ci provi.�?lt;O:P> </O:P>

Magari non riuscirai a vederlo.  Il sogno può anche non realizzarsi, ma è comunque un bene che tu abbia un desiderio da realizzare. E�?bene che sia nel tuo cuore.<O:P> </O:P>

  <O:P></O:P>

                                              ( Martin Luther King) 

 

 

Preghiera di un cane abbandonato?

"ti sto aspettando, perché so che tornerai a prendermi.
mi hai messo qui solo per farmi sgranchire un po' le zampe
perché il che mi hai fatto fare era interminabile.
poi sei risalito..e..no! non puoi esserti dimenticato di me.
si, sono certo che tra un attimo sarai qui!
mi siedo al bordo della strada.
ho paura delle macchine che passano veloci
ma cerco di pensare a te e ai
nostri momenti bellissimi verso di me.
ma....sarai stato arrabbiato per altri motivi io a te non ho fatto nulla!!
sono trascorsi 3 giorni e sono ancora qui!
sto morendo di dolore,di fame,di sete,di tremenda solitudine.
i miei occhi non vedono più lontano,
seguono il battito del mio cuore stanco che sta lasciandomi per sempre.
eppure so che tornerai e resisto in segno della fedeltà verso di te,
perchè non puoi essere cattivo!

 

 

Charles Bukowski

Mi destai alla siccità e le felci erano morte,
le piante in vaso gialle come grano;
la mia donna era sparita
e i cadaveri dissanguati delle bottiglie vuote
mi cingevano con la loro inutilità;
c'era ancora un bel sole, però,
e il biglietto della padrona ardeva d'un giallo caldo
e senza pretese; ora quello che ci voleva
era un buon attore, all'antica, un burlone capace di scherzare
sull'assurdità del dolore; il dolore è assurdo
perché esiste, solo per questo;
sbarbai accuratamente con un vecchio rasoio
l'uomo che un tempo era stato giovane e,
così dicevano, geniale; ma
questa è la tragedia delle foglie,
le felci morte, le piante morte;
ed entrai in una sala buia
dove stava la padrona di casa
insultante e ultimativa,
mandandomi all'inferno,
mulinando i braccioni sudati
e strillando
strillando che voleva i soldi dell'affitto
perché il mondo ci aveva tradito
tutt'e due.

 

Filosofia - Del nascere e del morire

Si nasce e si muore alla rinfusa, vale a dire cosi come capita, piu o meno per caso, con un controllo e secondo regole, persino un pò meno precise di quelle del vivere. Certo, fa piacere pensare che si nasce voluti dai genitori, in un atto libero e responsabile, che chiama all'esistere con un impegno d'attenzione e d'amore. Di costoro si dice che sono "donati" e che esprimono il lato buono e generose del reale. Sono esseri di cui l'essere sembra prendersi cura. Ma sono pochi rispetto a colore che madri e padri, sfiancati dalla fatica, chiamano a vivere senza volerlo e, spesso, senza saperlo. Sono troppi i figli che le madri e i padri generano ad occhi chiusi, gettandoli a caso nel mondo. Sono troppi bambini che nascono per mancanza di preservativo, da rapporti non voluti, nell'esercizio della prostituzione, a seguito di violenza, di stupro o di altri atti di guerra. Sono troppi i bambini che vedono la luce solo per soffrire, che, nel silenzio del cielo, tra i rumori indifferenti della terra s'avviano subito alla morte per malattia, per fame o sfruttamento. Appartengono al lato oscuro del creato. Sono opera, si dice "del male e del peccato" e formano la grande massa dei vivi. La loro presenza schiaccia la nature e denuncia la vanitas della pretesa di attribuire a Dio il governo del mondo, quando è chiare che è l'uomo, religioso o no, a sentirsi chiamato alla responsabilità e alla cura dell'essere proprio e altrui. - Aldo Bodrato

Un dono
Prendi un sorriso,
regalalo a chi non l'ha mai avuto.
Prendi un raggio di sole,
fallo volare là dove regna la notte.
Scopri una sorgente,
fa bagnare chi vive nel fango.
Prendi una lacrima,
posala sul volto di chi non ha pianto.
Prendi il coraggio,
mettilo nell'animo di chi non sa lottare.
Scopri la vita,
raccontala a chi non sa capirla.
Prendi la speranza,
e vivi nella sua luce.
Prendi la bontà,
e donala a chi non sa donare.
Scopri l'amore,
e fallo conoscere al mondo.
Mahtma Gandhi

 

Bob Dylan - Blowin'in the wind


Quante strade deve percorrere un uomo
prima che possiate chiamarlo uomo?
E quanti mari deve sorvolare una bianca colomba
prima di dormire sulla sabbia?
E quante volte devono volare le palle di cannone
prima di venir proibite per sempre?
La risposta, amico mio, soffia nel vento,
la risposta soffia nel vento.
E quanti anni può esistere una montagna
prima di essere dilavata, fino al mare?
E quanti anni può esistere un popolo
prima di essere lasciato libero?
E quante volte può un uomo volgere il capo
e fingere di non vedere?
La risposta, amico mio, soffia nel vento,
la risposta soffia nel vento.
E quante volte un uomo deve guardare in alto
prima di vedere il cielo?
E quanti orecchi deve avere un uomo
prima di sentir piangere gli altri?
E quante morti ci vorranno
prima che capisca che troppa gente è morta?
La risposta, amico mio, soffia nel vento,
la risposta soffia nel vento.

Liberta Kalhil Gibran

E un oratore disse: Parlaci della Libertà.
E lui rispose:
Alle porte della città e presso il focolare vi ho veduto, prostrati, adorare la vostra libertà,
Così come gli schiavi si umiliano in lodi davanti al tiranno che li uccide.
Sì, al bosco sacro e all'ombra della rocca ho visto che per il più libero di voi la libertà non era che schiavitù e oppressione.
E in me il cuore ha sanguinato, poiché sarete liberi solo quando lo stesso desiderio di ricercare la libertà sarà una pratica per voi e finirete di chiamarla un fine  e un compimento.

In verità sarete liberi quando i vostri giorni non saranno privi di pena e le vostre notti di angoscia e di esigenze.
Quando di queste cose sarà circonfusa la vostra vita, allora vi leverete al di sopra di esse nudi e senza vincoli.

Ma come potrete elevarvi oltre i giorni e le notti se non spezzando le catene che all'alba della vostra conoscenza hanno imprigionato l'ora del meriggio ?
Quella che voi chiamate libertà è la più resistente di queste catene, benché i suoi anelli vi abbaglino scintillando al sole.

E cos'è mai se non parte di voi stessi ciò che vorreste respingere per essere liberi ?
L'ingiusta legge che vorreste abolire è la stessa che la vostra mano vi ha scritto sulla fronte.
Non potete cancellarla bruciando i libri di diritto né lavando la fronte dei vostri giudici, neppure riversandovi sopra le onde del mare.
Se è un despota colui che volete detronizzare, badate prima che il trono eretto dentro di voi sia già stato distrutto.
Poiché come può un tiranno governare uomini liberi e fieri, se non per una tirannia e un difetto della loro stessa libertà e del loro orgoglio ?
E se volete allontanare un affanno, ricordate che questo affanno non vi è stato imposto, ma voi l'avete scelto.
E se volete dissipare un timore, cercatelo in voi e non nella mano di chi questo timore v'incute.

In verità, ciò che anelate e temete, che vi ripugna e vi blandisce, ciò che perseguite e ciò che vorreste sfuggire, ognuna di queste cose muove nel vostro essere in un costante e incompiuto abbraccio.
Come luci e ombre unite in una stretta, ogni cosa si agita in voi.
e quando un'ombra svanisce, la luce che indugia diventa ombra per un'altra luce.
E così quando la vostra libertà getta le catene diventa essa stessa la catena di una libertà più grande.

 

Angeli

Non posso essere sola,
mi viene a visitare
una schiera di ospiti,
non sono registrati,
non usano la chiave,
non han né vesti, né nomi,
né climi, né almanacchi,
ma dimore comuni,
proprio come gli gnomi,
messaggeri interiori
ne annunciano l'arrivo,
invece la partenza
non è annunciata, infatti
non sono mai partiti.

Emily Dickinson


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