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I legami che uniscono le brave persone l'una all'altra, come i buoni libri rilegati, sono forieri di rinnovato piacere ad ogni nuovo incontro. Lo scopo dell'amicizia non è soltanto lo star allegri insieme, ma anche un severo rimprovero se l'amico va per la strada sbagliata. Non è lo star sempre insieme che fa l'amicizia, ma la sensibilità reciproca. L'amicizia non si vede sul viso sorridente, ma si sente nella profondità del cuore. (Tirukkural, 79:783-86) | | | |
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Una figlia si lamentava con suo padre circa la sua vita e di come le cose le risultavano tanto difficili. Non sapeva come fare per proseguire e credeva di darsi per vinta. Era stanca di lottare.
Sembrava che quando risolveva un problema, ne apparisse un altro. Suo padre, uno chef di cucina, la portò al suo posto di lavoro. Riempì tre pentole con acqua e le pose sul fuoco. Quando l'acqua delle tre pentole stava bollendo, in una mise alcune carote, in un'altra delle uova e nell'ultima dei grani di caffè.
Lasciò bollire l'acqua senza dire parola. La figlia aspettò impazientemente, domandandosi cosa stesse facendo il padre...
Dopo venti minuti il padre spense il fuoco. Tirò fuori le carote e le collocò in un piatto. Tirò fuori le uova e le collocò in un altro piatto. Finalmente, colò il caffè e lo mise in una scodella.
Guardando sua figlia le disse: "Cara figlia mia, carote, uova o caffè?" La fece avvicinare e le chiese di toccare le carote, ella lo fece e notò che erano soffici; dopo le chiese di prendere un uovo e di romperlo, mentre lo tirava fuori dal guscio, osservò l'uovo sodo. Dopo le chiese di provare a bere il caffè, ella sorrise mentre godeva del suo ricco aroma.
Umilmente la figlia domandò: "Cosa significa questo, padre?" Egli le spiegò che i tre elementi avevano affrontato la stessa avversità , "l'acqua bollente", ma che avevano reagito in maniera differente:
La carota arrivò all'acqua forte, dura, superba; ma dopo essere stata nell'acqua, bollendo era diventata debole, facile da disfare. L'uovo era arrivato all'acqua fragile, il suo guscio fine proteggeva il suo interno molle, ma dopo essere stato in acqua, bollendo, il suo interno si era indurito. Invece, i grani di caffè, erano unici: dopo essere stati in acqua, bollendo, avevano cambiato l'acqua.
"Quale sei tu figlia?" le disse. "Quando l'avversità suona alla tua porta; come rispondi? Sei una carota che sembra forte ma quando i problemi ed il dolore ti toccano, diventi debole e perdi la tua forza? Sei un uovo che comincia con un cuore malleabile e buono di spirito, ma che dopo una morte, una separazione, un licenziamento, un ostacolo durante il tragitto, diventa duro e rigido? Esternamente ti vedi uguale, ma dentro sei amareggiata ed aspra, con uno spirito ed un cuore indurito? O sei come un grano di caffè? Il caffè cambia l'acqua, l'elemento che gli causa dolore. Quando l'acqua arriva al punto di ebollizione il caffè raggiunge il suo migliore sapore.
Se sei come il grano di caffè, quando le cose si mettono peggio, tu reagisci in forma positiva, senza lasciarti vincere, e fai si che le cose che ti succedono migliorino, che esista sempre una luce che, davanti all'avversità , illumini la tua strada e quella della gente che ti circonda".
Per questo motivo non mancare mai di diffondere con la tua forza e la tua positività il "dolce aroma del caffè".
| | | | | | | Di Francesco Alberoni Tutti noi, nel corso della vita, attraversiamo dei momenti in cui ci troviamo di fronte difficoltà spaventose impossibili da prevedere. Forze che distruggono tutto ciò che abbiamo realizzato in anni di sforzi e di lavoro e allora siamo presi dal dolore, dallo sconforto e abbiamo l’impressione di una profonda, abissale ingiustizia. Noi riusciremmo a vivere comportandoci moralmente se, nel profondo del nostro animo non fossimo convinti che al di là delle apparenze, esiste nella società e nel mondo una sotterranea armonia, una «sensatezza» etica. Ci aspettiamo un qualche rapporto fra meriti e ricompense. Per cui se hai agito bene alla fine otterrai un sostegno, un qualche riconoscimento, non sarai ripagato solo con il dolore. Per questo, di fronte al no, alla sciagura che ci colpisce improvvisamente quando abbiamo agito in modo esemplare, o quando sono stati altri a mandarti allo sbaraglio e ti hanno tradito, ti afferra un immenso dolore morale. Hai l’impressione di una mostruosità , qualcosa in contrasto con le leggi della logica, della giustizia e della natura che dovrebbero essere alla base del cosmo. Ti trovi svuotato, senza energia, in un mondo privo di senso, in balia di forze irrazionali e malvagie. E vieni afferrato dalla disperazione. È il momento della tentazione più grande, più pericolosa, quella di arrenderci. La tentazione fatale di smettere di sentire, di pensare, di combattere. Come l’alpinista che stremato si lascia cadere nella neve e si addormenta mentre invece deve fare uno sforzo sovrumano e continuare a camminare se non vuol morire assiderato, se vuol salvarsi. Perché, in realtà , anche nel fallimento, nella catastrofe, quasi sempre si può fare qualcosa. Pensate a quante gente è riuscita a guarire combattendo contro la sua malattia. A quanti scienziati, artisti, sono stati denigrati e poi si sono imposti, a quanti imprenditori, dopo essere finiti a terra, hanno costruito nuove imprese, a quanti politici sconfitti si sono risollevati e hanno vinto di fronte alla catastrofe. Non dobbiamo mai arrenderci alla disperazione. Soprattutto quando coinvolgiamo altri nella rovina. Quando tutto ci appare assurdo, ingiusto e irrazionale dobbiamo reagire con fermo coraggio e razionalità . Possiamo arretrare, chinarci, strisciare per terra per evitare i colpi, ma conservando intatta la vigilanza, la lucidità , la volontà di trovare uno stratagemma, un pertugio, una via d’uscita. Che c’�?sempre. | | | | | | Non uscire da te stesso, rientra in te stesso: nell'intimo dell'uomo risiede la verità .
Sant'Agostino | | | | | | | | | | | | | | | | | | | Quando si tratta di leggere negli occhi di una donna, la maggior parte degli uomini è analfabeta.
Heidelinde Weis LUCE | | Non devi combattere troppo spesso con un nemico, altrimenti gli insegnerai tutta la tua arte bellica.
Napoleone IMPROVVISA LUCE | | | | | | | | | | | | |
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Beh, non riesco ad aggiungere altro... ...sacrosante parole, perle di saggezza! IMPROVVISA LUCE | | | Ognuno può giustificare, nessuno vietare. Blaise Pascal | | | | | | Che penoso contrasto tra la sfolgorante intelligenza del bambino e le fioche facoltà mentali dell'adulto medio.
Sigmund Freud | | | | | | | |
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| | From: Luca | Sent: 6/10/2008 12:23 AM |
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| | From: Luca | Sent: 6/10/2008 12:24 AM |
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"Le parole sono Eterne... Pronunciandole... Scrivendole... Sii consapevole della loro Eternità " di Kahlil Gibran | | LINDA | | | | | | | | |
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