Ieri siamo stati a pranzo in uno dei posti più suggestivi dei dintorni, qualche chilometro appena da qui. Siamo saliti sulla collina prospicente un altro cucuzzolo ornato da rocca. Abbiamo pranzato nello storico e rinomato ristorante di questo borgo medievale. Un paesino mignon che si affaccia con un'ampia balconata sulle valli del Marecchia da un lato e dell'Uso dall'altro, ma l'occhio puo' spingersi a carezzare la linea d'orizzonte tutto intorno. Favorisce la visione di questo paesaggio variegato il cielo terso che in questi giorni ci permette di distinguere nitida la linea orizzontale e decisa che separa il mare turchino dal celeste cielo. In quest'aria leggera si intrecciano fantasie a immaginare e capire perché si scegliessero sin dall'antichità posti come questo: per toccare di notte con gli occhi le stelle, per abbracciare all'alba e al tramonto i dolci calanchi pennellati nel sole, per erigervi le torri di avvistamento allo scopo di preaprarsi ad accogliere a dovere o a prevenire le distruttive orde barbariche, per preprarasi ad affrontare o a negoziare con eserciti nemici in avvicinamento dal nord, dal sud, dagli Appennini o dal mare. E chissà per cos'altro ancora... |