E curo nel giardino la gramigna
di Narda Fattori*
Veleggiava una nuvola vagabonda
sui ponti d'arcobaleno
- ginocchia sbucciate sul ghiaino
per inseguir centauri ed ippogrifi -
La bicicletta quella delle trecce
del tempo banderuola
è crocifissa giù in cantina.
La vecchia filava il suo rosario
di grani seminati per la via
per passeri ingordi per ritorni
per scarsa presa delle dita
per troppi incontri con l'ortica.
Che vuoi che dica amica mia?
Girano ancora le giostre nelle fiere
e le ginestre s'inerpicano sui sassi
come quando a fasci vi tuffavo il viso
regina delle fole maga e sonagliera.
E non ha cambiato profumo la lavanda
e le foglie fruscian come sempre
- piove più spesso però e il sole brucia
così si sta fra muri spessi nelle tane
che la pelle s'è fatta trasparente -
Ormai le ferite rosseggiano d'autunno
e curo nel giardino la gramigna
che non muore al vento di settembre.
(Da: Narda Fattori, "E curo nel giardino la gramigna", Ibiskos Editrice 1995)
* Poetessa romagnola, nata a Gatteo, in provincia di Forlì, Narda Fattori vive in provincia di Rimini a Santarcangelo di Romagna (patria di artisti e poeti). Autrice di numerose raccolte è vincitrice di premi letterari, tra cui Primo Premio Internazionale di Letteratura "Goccia di Luna".