|                       Care amiche ed amici amanti come me della poesia stavolta ci avviciniamo ad un tema  che s'intona perfettamente con questo mese  la vendemmia... il vino...   Come si sa la moderna medicina dà una grande importanza al vino...  (ovviamente sempre bevuto con moderazione)  ed esso, si sa,  spesso può anche dare colore alla vita...            Gli effetti salutari del vino rosso erano noti sin dall'antichità egli ultimi studi sul vino   in una relazione del noto farmacologo   Hartmut Glossman  affermano che, purché bevuto in modiche quantità e dopo i 30 anni,   previene cancro, diabete, alzheimer, allunga la vita e aiuta il sesso.        Fin dagli inizi della storia conosciuta qualcuno ha scritto poesie sul vino...  da Omero che ci parla infatti dei piaceri del vino... nettare degli dei...    a cui si abbandanovano i suoi eroi ...  passando per Baudelaire che gli ha dedicato tante poesie... e fino ai nostri giorni...        FRAMMENTI  Alceo      Beviamo, perché aspettare le lucerne? Breve il tempo. O amato fanciullo, prendi le grandi tazze variopinte, perché il figlio di Zeus e Sémele diede agli uomini il vino per dimenticare i dolori. Versa due parti di acqua e una di vino; e colma le tazze fino all'orlo: e l'una segua subito l'altra.  Gònfiati di vino: già l'astro che segna l'estate dal giro celeste ritorna, tutto è arso di sete, e l'aria fumiga per la calura. Acuta tra le foglie degli alberi la dolce cicala di sotto le ali fitto vibra il suo canto, quando il sole a picco sgretola la terra. Solo il cardo è in fiore: le femmine hanno avido il sesso, i maschi poco vigore, ora che Sirio il capo dissecca e la ginocchia.  (traduzione di Salvatore Quasimodo)    LA VENDEMMIA Corrado Alvaro   La pioggia doveva essere ancora lontana,  e si cominciò la vendemmia.  Le donne si sparsero per il campo con le loro  ceste in capo. Le dita si appiccicavano per i succhi e le ragnatele.  Nell'aria fresca del mattino, s'intonavano le  canzoni alle quali si rispondeva da vite a vite.  I peri e i peschi buttavano giù con un tonfo  qualche frutto troppo maturo. Le vespe e le farfalle messe in sospetto volavano più alte, e qualche canto era interrotto da un  grido acuto. Verso mezzogiorno i tini si riempirono d'uva e  vi si radunarono le vespe.  I vendemmiatori si riunirono all'ombra di un  melograno e presero la bottiglia di vino vecchio  e, passandosela a turno, vi appiccicavano  le labbra come se suonassero la trombetta.    SONETTO AL VINO  Jorge Luis Borges  In quale regno o secolo e sotto quale tacita  congiunzione di astri, in che giorno segreto  non segnato dal marmo, nacque la fortunata  e singolare idea di inventare l’allegria?  Con autunni dorati fu inventata. Ed il vino  fluisce rosso lungo mille generazioni  come il fiume del tempo e nell’arduo cammino  ci fa dono di musica, di fuoco e di leoni.  Nella notte del giubilo e nell’infausto giorno  esalta l’allegria o attenua la paura,  e questo ditirambo nuovo che oggi gli canto  lo intonarono un giorno l’arabo e il persiano.  Vino, insegnami come vedere la mia storia  quasi fosse già fatta  cenere di memoria.    L'ANIMA DEL VINO Charles Baudelaire  Nelle bottiglie l'anima del vino una sera cantava: "Dentro a questa mia prigione di vetro e sotto i rossi suggelli, verso te sospingo, o caro diseredato, o Uomo, un canto pieno di luce e di fraternità. So bene quanta pena, sudore, e quanto sole cocente, sopra la collina in fiamme, son necessari per donarmi vita ed infondermi l'anima. Ma ingrato non sarò, né malefico, ché provo immensa gioia quando nella gola cado d'un uomo usato dal lavoro: il suo petto per me è una dolce tomba e mi ci trovo meglio che nel freddo delle cantine. Odi risuonare i ritornelli delle tue domeniche e la speranza che bisbiglia dentro al mio seno che palpita? Coi gomiti sopra il tavolo mentre ti rimbocchi le maniche, mi vanterai e contento sarai: della tua donna affascinata accenderò lo sguardo; robustezza ridarò a tuo figlio e i suoi colori, e sarò per codesto esile atleta della vita, l'unguento che rafforza i muscoli dei lottatori. In te cadrò, ambrosia vegetale, grano prezioso, sparso dal Seminatore eterno, perché poi dal nostro amore nasca la poesia che a Dio rivolta spunterà in boccio come un raro fiore."       Brindiamo dunque insieme... col nettare degli dei...           Orso Tony       In caso di eventuale copia... prego effettuarla integrale  senza omettere l'autore...  Grazie  |