Quando quest'estate il nostro amico coreano, Park, di Seul, venuto a soggiornare qui, ci aveva detto che da loro non c'è casa o persona che non abbia computer, cellulari e così via, non sospettavamo fino a che punto di pervasività fossero arrivati con le nuove tecnologie nella Corea del Sud (e forse in tutta l'area dell'estremo oriente e del Sol Levante).
Ora, arriva una notizia di cronaca a mostrarci non solo come quel che ci spiegò Park fosse vero, ma soprattutto che il Servizio Postale tradizionalmente inteso è di gran lunga superato se è vero che dal 2006 l'amministrazione penitenziaria di Seul invierà le sue notifiche ai cittadini via SMS e non più nella forma cartacea. Lo scopo della Giustizia Coreana è di assicurarsi che gli avvisi di garanzia pervengano in maniera certa e sicura ai cittadini destinatari e nel contempo un grande risparmio economico.
La notizia ci riporta ai disservizi postali di casa nostra, e non ci consola sapere che tutto mondo è paese, giacché altrove stanno ponendovi rimedio.
(c.p. 28 dicembre 2005)