Caro ultimino,
questa sera va in scena uno spaccato di quel Polesine che è in fondo al cuore tuo ...e mio
un bacione, Sea Angel
Questa sera replica al Teatro degli Atti a Rimini
“La Maria Zanella”di Sergio Pierattini
con Maria Paiato, vincitrice del Premio Ubu 2005,
per la regia di Maurizio Panici.
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Una casa che reca ancora sulla facciata i segni, la riga nera, dell'alluvione, quella accaduta in Polesine nel 1951. Il testo racconta le paure, le angosce e le malinconie vissute da Maria Zanella, costretta dalla sorella a vendere quella casa, rovinata dall'alluvione, dove è nata e cresciuta e che è intrisa dei suoi ricordi. Maria riuscirà a dare un'originale risposta alle sue paure, quelle che l'assalgono di notte, e che sono quelle di tutti coloro che conoscono l'inesorabile dolore del distacco da ogni luogo affettivo.
"Mi capitava �?ricorda l’autore - da bambino di svegliarmi di notte e pensare �?'Oddio �?e se oggi dovesse morire mio padre �?mio fratello �?o addirittura il gatto?' Si soffriva come cani. Poi uno si abitua anche perché con gli anni ti accorgevi che le infauste profezie purtroppo erano più che mai veritiere. Una delle mie più angoscianti paure notturne riguardava e riguarda tutt'oggi la perdita della casa dove sono cresciuto, fenomeno che inesorabilmente dovrà prima o poi accadere, visto che paghiamo l'affitto e che le mie risorse economiche sono piuttosto scarse per pensare di acquistarla"
“La Maria Zanella �?dice l'interprete - è una piccola donna polesana con problemi psichici che non la rendono pericolosa ma solo struggentemente ingenua, un'eterna bambina ... La Maria Zanella è fatta dei modi di fare di mia madre, di mio padre ... Quando ho studiato questo monologo mi sono resa conto di quante cose ho osservato e registrato da bambina guardando i miei parenti, ascoltando le donne che le sere d'estate parlavano di nascite e di lune, di ricordi di guerra, di aneddoti comici... La Maria Zanella è tutto questo e anche l'opportunità di fare "il teatro" con la musicalità poco conosciuta del Polesine, dei suoi argini che contengono il brontolio sommesso del Po, dell'orizzonte piatto delle campagne e del suo silenzio�?