Raitre, martedì 13 marzo 2007, ore 1.15 Prima della Prima metterà in onda il nuovo allestimento dell�?STRONG>opera buffa di Gioacchino Rossini La Pietra del Paragone per la regia televisiva di Daniele Biggiero conduce Rosaria Bronzetti
Sull'onda del successo che ha accompagnato le recite al Teatro Regio di Parma e al Théâtre du Châtelet di Parigi, il lavoro firmato da Giorgio Barberio Corsetti e Pierrick Sorin, Raitre con La Pietra del Paragone porterà gli telespettatori nei luoghi sacri della musica colta italiana .
"Questo nuovo allestimento della Pietra del paragone di Gioachino Rossini ha siglato per la prima volta la collaborazione di Giorgio Barberio Corsetti, affermato regista già direttore della Sezione Teatro della Biennale di Venezia, con l'imprevedibile video-maker francese Pierrick Sorrin, al suo debutto nell’opera lirica. I due artisti hanno usato sofisticate tecniche video digitali come parte integrante per la costruzione, in diretta, della messinscena: lo spazio scenico è un set in campo blu per le riprese video. Quindici telecamere digitali, sei grandi schermi e venti modellini a riprodurre in scala 1:20, 1:100 le diverse scene dell’opera sono il sofisticato corredo scenografico per uno spettacolo che ha visto impegnato un cast di caratura internazionale: Michele Pertusi (il conte Asdrubale), Sonia Prina (la marchesa Clarice), Daniela Pini (la baronessa Aspasia) Paola Cigna (Donna Fulvia), José Manuel Zapata (Il cavalier Giocondo), Joan Martin-Royo (Macrobio), Christian Senn (Pacuvio), Filippo Polinelli (Fabrizio). Sul podio dell’Orchestra e del Coro del Teatro Regio di Parma il Maestro Jean-Chrisophe Spinosi". “Il denaro è la pietra del paragone �?spiega Giorgio Barberio Corsetti - Per provare che tutto è apparenza bisogna far scomparire il denaro, magari con l’abile messinscena architettata dal Conte, che si finge rovinato. Allora crollano tutte le altre finzioni. Con Pierrick Sorin volevamo ricreare il clima di sospensione che si respira nell’opera. La pietra del paragone si svolge in un tempo sospeso, è una perenne vacanza. Così ci è sembrato interessante che anche le scene, gli oggetti partecipassero a questa condizione smaterializzata. Tutto si presta a un gioco di teatro molto scoperto, che abbiamo reso evidente con l’artificio dell’elettronica e della elaborazione delle immagini. Gli oggetti, i luoghi, gli ambienti, sono virtuali, tutto si svolge nel vuoto, nella scena blu che è pura virtualità. Il pubblico godrà di una visione multipla. Assiste al montaggio di una realtà virtuale ma ne ha sotto gli occhi il processo che la definisce. Sono i modellini a creare spazi ed oggetti, i personaggi si muovono nel nulla delle loro aspirazioni e sentimenti. L’interazione fra i vari cantanti sulla scena, la ritroviamo poi nella pura virtualità dello schermo. Ecco che attraverso l’artificio video i personaggi si muovono nel loro nulla colorato di blu�? Per chi non è stato a teatro, suggerisco di restare svegli per seguire quest'opera in tivu, è una splendida occasione, buon ascolto e buona visione, vs. Vanity - Isotta (Fonte: Ufficio Stampa Fond. T.Regio)
|