All’arboreto di Mondaino
da venerdì 20 a domenica 22 luglio 2007
Testo/Contesto
laboratorio di arti sceniche con
Silvia Pasello e Snejanka Mihaylova
Un laboratorio per attori, danzatori, performer, scrittori, musicisti, e chiunque sia interessato a un esercizio della parola. Uscire dall’interpretazione, occuparsi della parola in senso di funzione. La parola come elemento relazionale dentro la prassi della rappresentazione, come luogo fisico di silenzio che accoglie nella propria sospensione elementi come il corpo, il tempo, lo spazio, il buio. Un lavoro di ricerca sul problema della rappresentazione e degli elementi che la costituiscono e sulla questione della “parola condizione della visione�?
Silvia Pasello, attrice e regista, inizia la sua formazione all’interno del Teatro Nucleo di Ferrara. Nel 1980 partecipa a un progetto di ricerca teatrale presso il Csrt di Pontedera, entrando in contatto con maestri di diverse scuole e tradizioni teatrali; nel 1985 incontra il regista belga Thierry Salmon, con il quale lavorerà in vari progetti, vincendo due premi Ubu per l’interpretazione di A. da Agata (1986) e Temiscira 3 (1998). Nel 1997 riceve un altro premio Ubu per Macbeth Horror Suite di Carmelo Bene. In quegli anni lavora in varie produzioni del Csrt con la regia di Raul Ruiz, di Dario Marconcini e Paolo Billi. Alla fine degli anni Novanta collabora con la Socìetas Raffaello Sanzio (Voyage au bout de la nuit, Buchettino).
Di lunga data è il rapporto di scambio e collaborazione che la lega alla Compagnia Laboratorio di Pontedera.
Snejanka Mihaylova, artista bulgara, si laurea in filosofia del linguaggio in Italia. Nel 2000 riceve il Premio Mimmo Paladino per giovani artisti, nel 2001, in collaborazione con l’artista olandese Yael Davids, pubblica No Object con Artimo (Amsterdam). Insieme a Nickolai Nickolov dà vita a Limitrophy Theatre, gruppo di lavoro che affronta gli argomenti dell’analisi e della “pratica del confine�?con cui realizza il progetto performativo “Eupalinos�?(2001-2006). Nel 2005 scrive e dirige il film Il tempo che resta, finalista al Riccione TTV 2006.