Care amiche ed amici amanti come me della poesia dopo aver affrontato il tema del sole e della luna... concludiamo questo mini ciclo... diciamo astrale... parlando delle... che illuminano certo i cieli ma anche i cuori dei poeti... dei naviganti... degli innamorati... dei sognatori... Esse, in senso reale e figurato, ci donano pensieri di luce... e di sogno... Tre cose ci sono rimaste del paradiso: le stelle, i fiori e i bambini. (Dante Alighieri) | Nella notte di san Lorenzo poi... cadendo dal cielo accanto a noi... ci fanno sognare che i nostri desideri si avverino... Quelle che ho selezionato... sono tutte poesie di grandi poeti... TU NON DORMI. IO NON DORMO. Juan Ramon Jimenez Tu non dormi. No. Io non dormo. Stiamo parlando sotto le stelle. Siamo qui, due rose meditabonde nella pace della terra. NOTTE STELLATA Anne Sexton La città non esiste se non dove un albero dai capelli neri scivola via, come una donna annegata nel cielo caldo. Tace, la città. Bolle la notte, con dieci e una stella. Oh notte stellata, stellata notte! È così che voglio morire. Si muove. Sono tutti quanti vivi. Quando la luna rompe le catene arancioni che la legano e spruzza bambini dai suoi occhi, come un dio, il vecchio serpente, senza esser visto divora le stelle. Oh stellata notte, notte stellata! È così che voglio morire: in questa strisciante bestia notturna, risucchiata tutta dentro nel grande drago, separata dalla mia vita senza una bandiera, senza pancia né grido. SONO UNA STELLA Hermann Hesse Sono una stella del firmamento che osserva il mondo, disprezza il mondo e si consuma nella propria luce. Sono il mare che di notte si infuria, che mare che si lamenta, pesante di vittime che ad antichi peccati, nuovi ne accumula. Sono bandito dal vostro mondo cresciuto nell'orgoglio e dall'orgoglio tradito, sono il re senza terra. Sono la passione muta in casa senza camino, in guerra senza spada e ammalato sono della propria forza. LE STELLE Garcia Lorca Le stelle non hanno fidanzato. Tanto belline, le stelle! Aspettano un rubacuori che le porti ad una sua ideale Venezia. Tutte le notti s'affacciano alle grate - oh cielo di mille piani! - e fanno segnali lirici ai mari d'ombra che le circondano. Ma attente,ragazze, perchè quando morirò vi rapirò una dietro l'altra sul mio cavallo di nebbia. |