Care amiche ed amici stavolta il tema delle poesie domenicali... è quel che accade al momento dell'incontro... dell'incontro... fatidico.. L'incontro... il primo vero incontro... lo stupore e l'emozione dell'incontro... è un momento magico e fondamentale in qualunque storia d'amore... E' il momento della conoscenza diretta... della verifica e della corrispondenza tra le nostre prime vaghe impressioni... con le emozioni reali... Esso può esser l'entusiasmante riconoscersi e... perdersi... in una calda nuvola d'amore... o ahimé anche il riconoscere a sé stessi... d'aver preso solo un abbaglio... Stavolta, a parte l'ultima, le poesie da me prescelte sono anche di autori non molto noti ma a mio parere molto belle... SOLTANTO NON SAREBBE - Erich Fried - La vita sarebbe forse più semplice se io non ti avessi mai incontrata Meno sconforto ogni volta che dobbiamo separarci meno paura della prossima separazione e di quella che ancora verrà E anche meno di quella nostalgia impotente che quando non ci sei pretende l'impossibile e subito fra un istante e che poi giacché non è possibile si sgomenta e respira a fatica La vita sarebbe forse più semplice se io non ti avessi incontrata Soltanto non sarebbe la mia vita TI HO INCONTRATA Mario Vecchione Ti ho incontrata lungo la vita che suonavi le corde del vento e cantavi canzoni di sole canzoni d’amore io pifferaio senza topi tu in cerca dell’ultimo fiore siam caduti nell’argento dei rimpianti; ti ho incontrata lungo la vita che scrivevi su foglie di gelso e parlavi di storie di stelle di storie d’amore io don chisciotte senza mulini tu violinista senza un archetto siam caduti nel buco nero dell’amore; e adesso che siamo vicini pure lontani come due poli non indosso più gilè grigio scuri la tua mano nella mia come un messaggio planetario con il nettare di dio nei nostri cuori. FRA LE TUE BRACCIA - Baldo Bruno - Un brivido... scivola inarrestabile lungo la mia pelle...nella mia anima e il tuo sguardo mi cattura in quella follia del tempo ...fra le tue braccia mi riempio del tuo respiro annegando nel silenzio vibrante e m'inondo delle voci del tuo cuore uniti... nella sete di attimi smarriti nel sogno ...ancora stringiti a me persa e..abbatti quel muro d'ombra avvolgimi con le rose del tuo cuore placa le ali dei miei desideri con le tue labbra... col tuo respiro in quel lampo d'estasi della nostra vita SECONDO RICORDO - Rafael Alberti - Anche prima, molto prima della rivolta delle ombre, e che nel mondo cadessero piume incendiate e un uccello potesse essere ucciso da un giglio. Prima, prima che tu mi domandassi il numero e il sito del mio corpo. Assai prima del corpo. Nell'epoca dell'anima. Quando tu apristi nella fronte non coronata, del cielo, la prima dinastia del sogno. Allorché, contemplandomi nel nulla, inventasti la prima parola. Allora, il nostro incontro. |