LA LONTANANZA IN POESIA E... NON SOLO... Care amiche ed amici amanti come me della poesia ora che l'Autunno si sta presentando con il suo volto bagnato dalla pioggia... e sferzato dal vento... parleremo di una particoLare situazione in amore... che ha sempre interessato... poeti... musicisti... scrittori... ed in genere chiunque si sia venuto a trovare nella situazione di dover esser lontano dalla persona amata... Sarà perché l'estate ha fatto nascere tanti amori tra persone che vivono lontane... sarà perché spesso ciò accade anche nel virtuale che mi è venuta l'idea di prediligere stavolta questo tema. E' vero che il proverbio dice... La lontananza fa all'amore quello che il vento fa al fuoco: spegne quelli piccoli, infiamma quelli grandi.... ma ciò non toglie che questo è un tema davvero duretto e che colpisce dritto al cuore... ed addolora molto chi ha il suo amore lontano... IL PRINCIPE H. Hesse Volevamo costruire assieme una casa bella e tutta nostra alta come un castello per guardare oltre i fiumi e i prati su boschi silenti.
Tutto volevamo disimparare ciò che era piccolo e brutto, volevamo decorare con canti di gioia vicinanze e lontananze, le corone di felicità nei capelli.
Ora ho costruito un castello su un'estrema e silenziosa altura; la mia nostalgia sta là e guarda fin alla noia, ed il giorno si fa grigio - principessa, dove sei rimasta?
Ora affido a tutti i venti i miei canti arditi. Loro devono cercarti e trovarti e svelarti il dolore di cui soffre il mio cuore.
Devono anche raccontarti di una seducente infinita felicità, devono baciarti e tormentarti e devono rubarti il sonno - principessa, quando tornerai? CHE STA FACENDO ADESSO? Nazim Hikmet Che sta facendo adesso adesso, in questo momento? E' a casa? per la strada? Al lavoro? In piedi? Sdraiata? Forse sta alzando il braccio? Amor mio come appare in quel movimento il polso bianco e rotondo! Che sta facendo adesso adesso, in questo momento? Un gattino sulle ginocchia lei lo accarezza. O forse sta camminando ecco il piede che avanza. Oh i tuoi piedi che mi son cari che mi camminano sull'anima che illuminano i miei giorni bui! A che pensa? A me? o forse... chi sa ai fagioli che non si cuociono. O forse si domanda perché tanti sono infelici sulla terra. che sta facendo adesso adesso, in questo momento? POTESSERO LE MIE MANI SFOGLIARE Garcia Lorca Pronunzio il tuo nome nelle notti scure, quando sorgono gli astri per bere dalla luna e dormono le frasche delle macchie occulte. E mi sento vuoto di musica e passione. Orologio pazzo che suona antiche ore morte. Pronunzio il tuo nome in questa notte scura, e il tuo nome risuona più lontano che mai. Più lontano di tutte le stelle e più dolente della dolce pioggia. T'amerò come allora qualche volta? Che colpa ha mai questo mio cuore? Se la nebbia svanisce, quale nuova passione mi attende? Sarà tranquilla e pura? Potessero le mie mani sfogliare la luna! ANCORA ABBIAMO PERSO QUESTO TRAMONTO Pablo Neruda Ancora abbiamo perso questo tramonto. Nessuno stasera ci vide con le mani unite mentre il vento azzurro cadeva sopra il mondo. Ho visto dalla mia finestra la festa del ponente sui monti lontani. A volte, come una moneta si incendiava un pezzo di sole tra le mani. Io ti ricordavo con l'anima stretta da quella tristezza che tu mi conosci. Allora dove eri? Tra quali genti? Che parole dicendo? Perchè mi arriva tutto l'amore d'un colpo quando mi sento triste e ti sento così lontana? Cadde il libro che sempre si prende nel tramonto e come un cane ferito ai miei piedi rotolò la mia cappa. Sempre, sempre ti allontani nelle sere dove corre il tramonto cancellando statue. Vi auguro una bella domenica... vicini fisicamente o virtualmente al vostro amore... Tony Kospan |