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LVdO MAGAZINE : Alitalia addio?
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(4 recommendations so far) Message 1 of 7 in Discussion 
From: MSN NicknameLa_voce_delle_onde  (Original Message)Sent: 10/12/2006 11:26 AM
Non so com'è.  Leggo notizie. Sorgono domande che non trovano subito risposta.
Dopo mesi e mesi, l'illuminazione davanti a nuovi titoli.
Quando tempo fa i sindacati sostenevano gli scioperi
sulla via della Malpensa, facendo perdere voli e denaro e tempo ai passeggeri nonché miliardi alla nostra Compagnia di bandiera, mi chiedevo perché mai tutto questo e cosa impedisse ai promotori e aderenti della protesta di capire
che così facendo contribuivano a portare un'azienda - già in difficoltà, verso il fallimento.
Che interessi possono avere - mi domandavo - a fare fallire il datore di lavoro? Perché nessuno spiega loro i fondamentali di economia?
Domande, come dicevo, che morivano tra le mie labbra perché troppo ingenue: forse qualcuno aveva spiegato loro che "morto un papa se ne fà un altro" (papa= partner?)
Oggi, Il Sole 24 Ore titola: Alitalia, caccia al partner asiatico.
Occhiello: Trasporto aereo. Prodi vuole esplorare le possibili alleanze e comincia da Oriente. In Borsa il titolo perde il 2,3%.
 
Senza qui riportare l'articolo di pagina 15 sull'aviolinea italiana al 50% statale, riassumerei che in Asia le Compagnie più in vista sono già inserite nelle alleanze mondiali, che voci dei mesi scorsi indicavano Malaysian, Emirates e China Eastern le compagnie di interesse per Alitalia, e, che oggi, "potrebbero entrare in gioco vettori della Cina, dove spiccano China Southern e China Eastern".
 
La visione che ne ho è una linea retta - un fil rouge - che unisce
i sindacati e in generale il popolo delle sinistre mobilitate per i diritti dei lavoratori italiani con l'avvento dell'Asia, precisamente della Cina - sempre più invasiva nel nostro paese verso cui da un certo tempo Prodi ed altri guardano con favore.
 
Non so se sia un bene o un male che "La Cina è vicina" stia sempre più diventando "La Cina è qui".
So solo che se da un lato abbiamo imparato a mangiare la meravigliosa anatra agli anacardi, le alghe fritte, le nuvole di drago e il gelato fritto, dall'altro stiamo per perdere una prestigiosa Compagnia di bandiera e, non ultimo, che il prezzo del petrolio aumenta anche in relazione allo stoccaggio che la Cina va facendo in questi ultimi anni per avere le riserve di combustibili sufficienti a sostenere lo sviluppo della sua Economia adesso e negli anni a venire, dato che c'è uno stretto rapporto Riserve petrolifere e Prodotto Interno Lordo (PIL).
 
Che dire? come al solito: chi vivrà vedrà.
 
E se qualcuno mi chiederà: ma a te che importa se l'aviolinea italiana passa in mani straniere?
Niente, risponderò, tanto io non volo!
 
La_voce_delle_onde
 
 
 
 
 


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(3 recommendations so far) Message 2 of 7 in Discussion 
From: MSN NicknameLa_voce_delle_ondeSent: 10/12/2006 11:32 AM
ah, dimenticavo...
niente, anche perché io non possiedo azioni Alitalia,
(se non per il 50% di Azienda che mi appartiene
in quanto cittadina italiana e ciò che appartiene al mio
Stato è anche mio, o no?)
La_voce_delle_onde

Reply
(1 recommendation so far) Message 3 of 7 in Discussion 
From: MSN NicknameLa_voce_delle_ondeSent: 12/1/2006 1:17 PM
la questione Alitalia continua a tenere banco:
per chi fosse interessato a seguire meglio la vicenda,
elenco di seguito una serie di articoli a tema, prelevati
dalle top di Alice
ecco a voi, buona lettura e
baci a tutti gli iscritti ed ai
visitatori ed ai viaggiatori in transito per questo
magnolia-bb group,
La_voce_delle_onde
                                °°°°°°°°°°°°°°°°
01-12-2006 12:37
ALITALIA, GOVERNO DECIDE CESSIONE QUOTA DI CONTROLLO DEL TESORO
Roma, 1 dic. (Apcom) - Il Consiglio dei ministri ha deciso la cessione da parte del Tesoro della quota di controllo di Alitalia "mediante una procedura competitiva a trattativa diretta, rivolta a potenziali acquirenti". Lo dice una nota di Palazzo Chigi spiegando che la decisione è stata presa in coerenza con l'obiettivo del Governo "di porre la ricerca di alleanze internazionali strategiche al centro della propria azione politica, riservandosi di effettuare entro il gennaio 2007 le scelte definitive riguardanti il futuro dell'Alitalia".
Il rilancio strategico di Alitalia infatti, secondo l'esecutivo, non può prescindere "dall'ingresso nel capitale della società di nuovi soggetti industriali e finanziari", un ingresso che deve necessariamente avvenire "attraverso un processo trasparente e non discriminatorio".
Il ministero dell'Economia e delle Finanze, che oggi detiene il 49,9% della compagnia, si occuperà della procedura di vendita con il supporto di propri advisor. Una procedura che "prenderà avvio mediante la pubblicazione sulla stampa di un avviso in cui si farà richiesta di manifestare interesse all'acquisto della suddetta partecipazione di controllo".
"La selezione dei potenziali acquirenti - spiega la nota di Palazzo Chigi - terrà conto dei profili di interesse generale (livelli occupazionali, adeguata offerta dei servizi e copertura del territorio), oltre che, ovviamente, dei contenuti economici delle offerte e di una accurata analisi dei piani industriali che verranno presentati dai soggetti interessati al rilievo della quota di controllo di Alitalia, anche al fine di verificarne la compatibilità con gli obiettivi di risanamento, sviluppo e rilancio dell'azienda, ritenuti imprescindibili dal Governo".
Per il Governo la cessione del controllo da parte del Tesoro "costituisce il completamento della privatizzazione della società". Una prima fase che prevedeva "il mantenimento in capo allo stato di una quota di partecipazione non inferiore al 30% del capitale" e che "si è conclusa lo scorso dicembre mediante la diluizione al di sotto del 50% della partecipazione pubblica al capitale di Alitalia realizzata in occasione dell'aumento di capitale della stessa".
                                     &&&&&&&&&&&&
Alitalia: Cdm, Tesoro cede quota
Mediante procedura competitiva a trattativa diretta
01-12-2006 12:44
(ANSA) -ROMA, 1 DIC- Il Consiglio dei ministri ha deliberato di procedere alla cessione di una quota di controllo di Alitalia da parte del ministero dell'Economia. La cessione della quota del 49,9% del capitale detenuta dal Tesoro avverra' 'mediante una procedura competitiva a trattativa diretta, rivolta a potenziali acquirenti'. In una nota Palazzo Chigi conferma l'intenzione espressa dal governo il 10 ottobre di 'porre la ricerca di alleanze internazionali strategiche al centro della propria azione politica'.
               %%%%%%%%%%%%

Alitalia: E.Letta, Tesoro sotto 30%
Verra' ceduta quota di controllo, titolo sospeso al rialzo
01-12-2006 13:45
(ANSA) - ROMA, 1 DIC - La quota del Tesoro in Alitalia scendera' sotto il 30%. Lo ha detto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Enrico Letta. ''Non c'e' scritta alcuna quota, ma perdere il controllo significa scendere sotto il 30%', ha precisato Letta. Alitalia, dopo una prima sospensione, e' stata riammessa a Piazza Affari verso le 13.30 e subito sospesa dopo aver guadagnato il 5,97%.
                              @@@@@@@@@@@@@@
30-11-2006 08:39
CIMOLI AL 'SOLE': NON HA SENSO DIFENDERE ITALIANITA' DI ALITALIA
Roma, 30 nov. (Apcom) - La risposta alla crisi di Alitalia "non può che venire dal mercato e la corretta soluzione è la privatizzazione della compagnia". Lo scrive il presidente e amministratore delegato di Alitalia, Giancarlo Cimoli, in una lettera pubblica dal 'Sole24Ore', sottolineando che "questo processo nel caso di Alitalia non coincide però con l'ingresso tout court nel capitale di azionisti e investitori finanziari privati, ma può pienamente realizzarsi solo con l'ingresso di un forte partner industriale europeo".
Replicando al sindaco di Roma, Walter Vetroni, il numero uno di Alitalia osserva che "non ha nessun senso oggi proteggere la cosiddetta italianità della compagnia. La concorrenza è spietata e la risposta non può che essere la creazione di un forte gruppo europeo".
                             ????????????????????
 28-11-2006 15:52
ALITALIA, CGIL: IN PIANO GOVERNO SOCIO ITALIANO E ALLEATO ESTERO
Roma, 28 nov. (Apcom) - Il governo è orientato a far entrare in Alitalia accanto al Tesoro, che scenderebbe a una quota attorno al 25% dal 49,9% attuale, un socio italiano e un alleato internazionale, facendo comunque in modo di mantenere in mani italiane la maggioranza del capitale. Lo ha detto il segretario generale della Filt-Cgil, Fabrizio Solari che ha aggiunto che "in attesa di avere la disponibilita' del socio italiano, potrebbero intervenire banche italiane a fare da ponte".
"Ci sarebbe - ha detto Solari parlando con i giornalisti a margine di una conferenza stampa - una decisione del governo sull'assetto azionario e della governance di Alitalia che prevedrebbe una tripartizione di massima del capitale tra il Tesoro, un socio italiano e un alleato internazionale. Il tutto facendo in modo che le quote del Tesoro e del socio italiano ammontino al 50,1 per cento per mantenere il controllo della società in mani italiane".
                                    $$$$$$$$$$$$
24-11-2006 10:50
WALL STREET JOURNAL: ALITALIA UN "INCENERITORE VOLANTE DI SOLDI"
Roma, 24 nov. (Apcom) - Alitalia è un "inceneritore di soldi volante" e i problemi di una sua eventuale fusione con Air France-Klm non sono solo questione di risanamento, strategie condivise e sinergie: "Se anche ci fossero, il numero uno di Air France-Klm Jean-Cyrill Spinetta dovrà anche evitare che all'operazione vengano imposti lacci dal governo italiano". Così il Wall Street Journal, in un articolo della rubrica Breaking Views, che mette in guardia il manager transalpino delle insidie di una fusione con il vettore italiano.
"Sono i politici, specialmente quelli italiani, gli unici che abbiano mai apprezzato l'ipotesi di una fusione Alitalia-Air France" oltre ai manager dei due vettori, incalza il Wsj: questo potrebbe spiegare le reazione negativa dei mercati ieri. "Air France ha messo a segno una performance positiva su sinergie e riduzioni di costi nell'integrazione con Klm. Ma questi risultati finiranno inceneriti - conclude il Wsj - se finirà per impegolarsi con Alitalia".
                                  £££££££££££££££££
23-11-2006 12:28
ALITALIA, BERSANI: CI SARANNO ABBASTANZA PRESTO SVILUPPI
Bruxelles, 23 nov. (Apcom) - Sulla vicenda Alitalia "ci saranno abbastanza presto degli sviluppi". Lo ha detto oggi a Bruxelles il ministro dello Sviluppo economico, Pierluigi Bersani, incontrando brevemente i cronisti all'uscita dal Consiglio Energia dell'Ue. "Ieri c'è stato un accenno (alla vicenda, ndr) da parte del presidente del Consiglio Prodi, e io mi attengo a quello. C'è sicuramente l'esigenza di intervenire sugli scenari, e il governo prenderà le sue inziative", ha aggiunto Bersani.
Sul "tema dell'incontro con i francesi" il ministro ha spiegato che "bisogna immaginarlo in una chiave di vera amicizia, o 'cuginanza', o fratellanza. E dentro questa amicizia, cuginanza o fratellanza - ha sottolineato - ci devono stare elementi di disponibilità reciproca che vanno meglio calibrati e approfonditi... Su questo - ha concluso Bersani - abbiamo qualcosa da dire e lo diremo".
In una nota Alitalia ha comunicato che i colloqui esplorativi tra Alitalia e Air France Klm sono "in fase iniziale e non esclusiva".
                           ^^^^^^^^^^^^^^^
19-11-2006 14:30
ALITALIA, MINISTRO BIANCHI: ALLEANZA NON E' UNA DELLE PRIORITA'
Roma, 19 nov. (Apcom) - "La ricerca di alleanze non è una delle priorità per Alitalia. Prima si tratta di concludere la riforma del trasporto aereo". Così il ministro dei Trasporti, Alessandro Bianchi, uscendo da Montecitorio dopo il voto sulla Finanziaria. "Sulla riforma abbiamo avviato una serie di contatti che continueremo; stiamo lavorando intensamente e credo che ormai manchi poco a concludere il lavoro", ha spiegato aggiungendo di "non essere stato informato di eventuali trattative dell'azienda con un vettore thailandese" ma che "questa, comunque non è la prima cosa - ha tenuto a precisare - di cui mi preoccupo. Alitalia è un grande vettore".
La questione non riguarda, per il ministro, "almeno per ora, le alleanze ma creare le condizioni perché i vettori e le società di gestione degli aeroporti possano avere un sistema di regole chiaro".
 
...la storia continuerà...vs. LVdO

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(2 recommendations so far) Message 4 of 7 in Discussion 
From: MSN NicknameLa_voce_delle_ondeSent: 12/4/2006 10:02 AM
ecco di seguito la notizia del giorno...
mi chiedo se la proposta sindacale di cedere una parte di azioni
Alitalia ai dipendenti sia una mossa vincente per la Compagnia di bandiera
o per i sindacati che avanzano questa proposta; si tratterebbe davvero
della difesa a oltranza di un qualcosa che sta
per sfumare o siamo di fronte alle solite cose? da un lato, una rappresentanza sindacale che mostrandosi attenta e propositiva
giustifica la propria esistenza agli occhi di tutti, lavoratori, Compagnia
ed opinione pubblica; dall'altro, aguzza l'ingegno per dare una bella veste
al "salviamo capra e cavoli" , ben sapendo che nel dare
"un colpo al cerchio ed uno alla botte" non è detto che si "salvi il salvabile"
Se fossi un dipendente Alitalia o AirOne vorrei saperla un po' più lunga e capire un po' meglio cosa significa "distribuire una quota di azioni" ai dipendenti: che costoro dovrebbero comprarle dallo Stato, cioè pagarsele (magari quando sono in rialzo) o gliele darebbero in omaggio??? (cosa di cui dubito, eheheh); perché mi pare di capire che si vorrebbe trasferire una parte di capitale pubblico (esistente sulla carta, le azioni appunto) sulle spalle dei dipendenti, capitale che attualmente mi pare sia mooooolto a rischio o no?, azz che baggia! Sarò grata a chiunque di Voi saprà spiegarmi meglio di cosa si tratta. Intanto, eccovi la notizia (Apcom):
 
04-12-2006 08:42
ALITALIA, BONANNI: AZIONI AI DIPENDENTI PER USCIRE DA CRISI
Roma, 4 dic. (Apcom) - Una quota delle azioni di Alitalia deve essere distribuita ai dipendenti dell'azienda: è la proposta lanciata dal segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, dalle colonne di Repubblica. "Lo Stato - spiega - ceda una parte delle sue azioni, anche piccola. Poi queste azioni vengano gestite in modo collettivo e siano vincolate al dipendente per un lunghissimo periodo di tempo, diciamo per la durata della sua permanenza in azienda".
Secondo Bonanni "partecipando al capitale di rischio i dipendenti si sentiranno più legati alla compagnia, fidelizzati, coinvolti nei risultati dell'azienda e sarà quindi più facile chiedere loro i sacrifici che dovranno essere compiuti per risollevare i destini di Alitalia".
Per le nozze tra Alitalia e AirOne "serve una deroga che il Governo deve concordare con noi". Lo ha sostenuto il presidente dell'Antitrust, Antonio Catricalà, che in un'intervista alla Stampa osserva che "l'italianità non può essere solo una bandiera da difendere, dietro ci deve essere efficienza".
"La nostra legge istitutiva - spiega Catricalà - vieta concentrazioni che restringono la concorrenza o che rafforzano posizioni già dominanti. Però l'articolo 25 consente delle deroghe e fronte di un programma governativo concordato con l'Authority a condizione che questa operazione sia favorevole per il mercato e i consumatori e che vengano subito fissati i tempi ben precisi per il rientro nei limiti fissati dall'Antitrust".
 
 
 

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(1 recommendation so far) Message 5 of 7 in Discussion 
From: MSN NicknameLa_voce_delle_ondeSent: 12/15/2006 11:11 AM
continuando a monitorare la vicenda Alitalia, postiamo l'articolo da: La Repubblica.it di oggi
sugli scioperi in atto:
 
Già centinaia i voli cancellati, fermi anche in piloti Meridiana
Per i passeggeri un numero verde per ricevere informazioni
Alitalia, sciopero contro la crisi
venerdì nero per il traffico aereo
Accordo con gli autoferrotranvieri, revocato lo stop dei mezzi pubblici cittadini
 ROMA - Giornata nera, per chi si deve muovere in aereo. Oggi il traffico è semiparalizzato per 24 ore - a cominciare dalla mezzanotte - per uno sciopero generale dei dipendenti Alitalia, e da un analogo stop di 24 ore dei piloti Meridiana. Per tutte le informazioni ai passeggeri, la compagnia di bandiera mette a disposizione un numero verde: 800-650055.
E le conseguenze dell'agitazione, su tutti gli scali italiani, sono pesanti. A cominciare dall'aeroporto di Fiumicino: sono 225, tra arrivi e partenze, i voli Alitalia che dalle 7 alle 23 risultano cancellati. Ci sono comunque le due fasce di garanzia in cui si lavora, come previsto dalla lagge: dalle dalle 7 alle 1, e dalle 18 alle 21. Decine le cancellazioni anche a Milano Linate.
A indire la protesta, i dipendenti della compagnia aderenti a Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl-ta, Sult-ta, Anpav, Avia e Unione Piloti (a eccezione dei piloti dell'Anpac) per protestare contro la grave crisi dell'azienda, con tutte le possibili ricadute sul personale. Quanto ai piloti Meridiana, vogliono richiamare l'attenzione su quella che definiscono "una grave carenza d'organico".
E se negli aeroporti si soffre, all'interno della città si tira un sospiro di sollievo. Visto che ieri è stato revocato lo sciopero del trasporto locale, che si sarebbe dovuto svolgere oggi. A sbloccare la situazione, l'accordo raggiunto a Palazzo Chigi per il rinnovo del biennio economico 2006-2007 per gli oltre 114 mila autoferrotranvieri. E che prevede aumenti medi mensili a regime di 102 euro.
(15 dicembre 2006)

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 Message 6 of 7 in Discussion 
From: MSN NicknameLa_voce_delle_ondeSent: 12/29/2006 10:53 AM
Eccoci arrivati alla fase della "privatizzazione di Alitalia",
si passa dunque dal dire al fare:
 
ALITALIA, PUBBLICATO BANDO PER LA VENDITA: OFFERTE ENTRO 29-1
29-12-2006 09:19
Roma, 29 dic. (Apcom) - Parte formalmente la privatizzazioni di Alitalia. Come annunciato nei giorni scorsi il ministero del Tesoro ha pubblicato l'invito a manifestare interesse all'acquisto di una quota non inferiore al 30,1% del capitale della compagnia di bandiera e di 1.207.147.404. obbligazioni convertibili. I soggetti interessati, si legge nel bando pubblicato sul sito del ministero del Tesoro, dovranno far pervenire la manifestazione d'interesse entro le ore 18.00 del 29 gennaio 2007.
Il bando conferma le condizioni che l'azionista pubblico intende veder soddisfatte da parte del nuovo acquirente il quale si deve impegnare alla presentazione di un piano industriale che garantisca in modo "imprescindibile" il risanamento e il rilancio della compagnia. La scelta tra i potenziali acquirenti, (per una quota non inferiore al 30,1% del capitale e compresa tra il 30,1 ed il 49,9%) infatti "avverrà sulla base dei contenuti economici delle offerte e dell'analisi del piano industriale". Un piano che, appunto, oltre ad impegnare l'acquirente al mantenimento della partecipazione di controllo per "un periodo congruo" e "coerente" con gli obiettivi stessi del piano, lo vincolerà ad un'azione di sviluppo che salvaguardi "l'identità nazionale di Alitalia" garantendo anche qualità del servizio, copertura del territorio e livelli occupazionali.
(Fonte: Alice online)

 

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(1 recommendation so far) Message 7 of 7 in Discussion 
From: MSN NicknameLa_voce_delle_ondeSent: 2/15/2007 9:16 AM
ecco un altro tassello dell'iter (per la vendita del 30% circa del pacchetto azionario in vista del necessario risanamento aziendale) della nostra storica Compagnia di Bandiera
 
(Adnkronos/Ign) - Sono cinque i gruppi ammessi alla 'fase due' della privatizzazione di Alitalia. E' questo il verdetto del ministero dell'Economia dopo l'analisi delle undici manifestazioni d'interesse, presentate lo scorso 29 gennaio, per l'acquisto di almeno il 30,1% del capitale della compagnia di bandiera. A superare il primo 'round' sono AP Holding S.p.a. Management Capitali S.p.a. - Cerberus European Investments, LLC - ELQ Investors, Ltd - Lefinalc S.p.a. MatlinPatterson Global Advisers, LLC Texas Pacific Group Europe, LLP Unicredit Banca Mobiliare S.p.a.
I gruppi ammessi dovranno ora presentare al Ministero le offerte preliminari non vincolanti entro la prima metà d'aprile. Fuori dai giochi, come già ampiamente annunciato, Fabio Scaccia, il professore di Ferentino che aveva presentato una offerta provocazione, la Wonders & Dreams dell'uomo d'affari milanese Paolo Alazraki, che si era autoescluso sbattendo la porta. Non superano l'esame la Net Present Value, l'advisor di Unione Piloti, la Bernstar-Saturn Enterprises, una società di investimento con sede alle isole Vergini Britanniche, la Porcellana Castello e il fondo di private equity Terra Firma. La rosa dei big, come nelle previsioni, viene dunque confermata. In corsa l'Ap Holding, la società che fa capo al patron di Air One Carlo Toto. Il numero uno della compagnia è alla guida del gruppo Toto Costruzioni, attivo nella realizzazione delle opere pubbliche. Dopo aver maturato un'esperienza nel trasporto aereo con il business dei voli executive, nel 1995 fonda Air One, che nel novembre di quell'anno sferra l'attacco ad Alitalia sulla tratta 'ricca' della Roma-Milano per poi ampliare il network sul mercato nazionale e aprendo i collegamenti internazionali. Dall'ottobre del 2000 è partner commerciale di Lufthansa. Nella gara per la privatizzazione di Alitalia, Toto si avvale del supporto finanziario di Intesa-Sanpaolo, che ha concesso una linea di credito a breve di 105 milioni di euro. A garanzia del credito, Toto ha dato in pegno il 100% di Ap Capital srl, una società costituita pochi giorni prima della presentazione della manifestazione di interesse.
Rimane in pista M&C-Cerberus European Investments, LLc- Goldmann Sachs - Elq Investors, la cordata guidata dalla società 'salva imprese' che fa capo a Carlo De Benedetti. Cordata che schiera anche Alcide Leali, tramite Lefinalc spa, già holding di controllo Air Dolomiti, la compagnia 'regional' passata sotto il controllo di Lufthansa.
Passa alla 'fase due' Texas Pacific Group, il colosso statunitense di investimento che gestisce in tutto il mondo oltre 30 miliardi di dollari e vanta una lunga esperienza di investimenti nel comparto del trasporto aereo interessando compagnie quali Continental Airlines, America West Airlines, Ryan Air. Tpg sta completando l'acquisizione dell'australiana Qantas insieme a Macqarie Bank. Advisor di Tpg è Banca Rothschild. Texas Pacific Group ha presentato una manifestazione di interesse per l'acquisto della intera quota (49,9%) di partecipazione in Alitalia detenuta dal Ministero dell'Economia.
Continua la sua corsa anche Unicredit Banca Mobiliare, la banca di investimento di Unicredit, una delle vere sorprese di questa privatizzazione, che ha presentato una propria manifestazione di interesse per il 30,1% del capitale della compagnia. La societa' si e' presentata da sola ma dovrebbe aggregare in una seconda fase partner industriali e finanziari.
Infine, tra i fondi di private equity, la spunta anche MatlinPatterson Global Adviser, fondo di investimento statunitense legato all'omonima merchant bank
(Adnkronos)
N.B. La parte scritta in blu evidenzia una compagnia aerea italiana che qualche nostro iscritto conosce bene al quale mando un kiss gigante
La_voce_delle_onde
(a rileggerci alla prossima puntata)

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