LVdO: Si riaccende la protesta dei taxi-drivers - in molte città italiane è bloco del traffico e disagi - i taxisti destinatari del nuovo provvedimento che segue il già contestato Decreto Bersani, non ci stanno ed imbracciano nuovamente l'arma democratica della protesta civile e dello sciopero: decidono di "marciare" su Roma per convincere il Governo a non punirli. Eccovi un articolo de: Il Corriere della Sera.it
Sciopero dei taxi, disagi e corteo a Roma
Blocco di 30mila vetture, 10mila attese nella capitale: «Non ce ne andremo finché il governo non ci riceve»
MILANO - Stazioni dei taxi deserte oggi da Fiumicino a Capodichino (Napoli) e disagi alla viabilità in città per l'agitazione delle auto bianche. E' il secondo stop nazionale dopo poche settimane (il primo si è svolto l'8 maggio scorso). L'alt alle corse, dice il Coordinamento dei taxisti, serve a ribadire il no al tentativo del governo di reintrodurre «in modo surrettizio e addirittura più negativo» i contenuti e gli obiettivi del primo decreto Bersani sulle liberalizzazioni. Nel mirino lo l'art. 11 - i vecchi art. 5 e 7 del Ddl 2272 sulle liberalizzazioni - contenuto nel Disegno di Legge 2272/bis, che sta per essere votato dalla Camera. Secondo i sindacati di categoria il fermo riguarda 30mila vetture tra auto pubbliche e tassisti. «Aspettiamo che il governo ci riceva - ha detto Pietro Marinelli, coordinatore nazionale dell' Ugl Taxi - dopodiché ci accingeremo, se ci sono i margini per discutere, alla modifica dell' art.8. Se non verremo chiamati a discutere, rimarremo qui. I tassisti non se ne andranno da Roma se non saranno ascoltati».
IL CORTEO - In diecimila sono attesi a Roma per il corteo nazionale che sfilerà per le vie del centro e si concluderà in piazza Santi Apostoli. In piazza della Repubblica, stanno confluendo tassisti e noleggiatori da tutta Italia. «Non vogliamo vincere o perdere questa battaglia - dichiara dal palco, ricavato da un furgone, Carlo Bologna, leader dell'Ati - vogliamo solo andare pari ed ottenere il riconoscimento di ciò che ci spetta». Manifesti e cori contro il governo e contro la stampa sono il manifesto di questo corteo: «Messaggero, Epolis, La Repubblica, Corriere della Sera: schiavi del governo, servi di Veltroni», è lo striscione che inveisce contro la stampa accusata «di non scrivere una riga a nostro favore», come dice un manifestante.
A FIUMICINO - Intanto a Fiumicino tutte le corsie di prelevamento clienti destinate alle auto bianche sono vuote. I tassisti, per informare l'utenza, hanno affisso numerosi volantini spiegando le ragioni dello sciopero, anche in lingua inglese con ben in evidenza, per gli stranieri, la parola «strike». Tra i penalizzati e sorpresi ci sono proprio piccoli gruppi di turisti in arrivo a Roma. Ma non solo: «È sciopero dei taxi? Non sapevamo nulla - spiega una famigliola norvegese - siamo arrivati da Reggio Calabria e, come ultima tappa della nostra vacanza, dobbiamo visitare Roma. A questo punto prendiamo il treno». «Rischio di perdere un appuntamento di lavoro - spiega invece una manager milanese - sinceramente non ero a conoscenza dell' agitazione. Ed ora come faccio?», conclude.
DISAGI A GENOVA - Una manifestazione dei tassisti sta creando problemi al traffico nel centro di Genova. Decine di auto bianche si sono radunate a partire dalle 9.30 in piazza De Ferrari bloccando il transito. Riflessi sulla viabilità si registrano nelle vie limitrofe a cominciare da via Venti Settembre. I vigili sono al lavoro in molte arterie della zona per deviare il traffico su percorsi accessibili.
31 maggio 2007