Fonte: La Repubblica.it
Chiacchierare al telefonino mentre si guida l'auto è diventato uno "sport" popolare come il calcio. Ma non tutti sanno che parlare al telefono cellulare mentre si è al volante può essere ancora più pericoloso della guida in stato ebbrezza. E' questo il dato allarmante emerso dalla ricerca scientifica commissionata da "Direct Line", compagnia di assicurazioni telefonica e internet del gruppo Royal Bank of Scotland, uno dei principali gruppi bancari del mondo, al Transport Researche Laboratory, centro britannico di livello internazionale in test sulla sicurezza stradale.
Lo studio condotto da T. R. L., grazie a un simulatore di guida, ha misurato i tempi di reazione e le performance al volante di un campione di 20 persone. I risultati della ricerca dimostrano che i tempi di reazione di chi guida con il telefonino in mano sono in media più lenti del 50% rispetto a chi guida in condizioni normali. Chi parla al cellulare tenendolo in mano fa fatica a mantenere una velocità costante, tende a non rispettare la distanza di sicurezza e impiega mezzo secondo in più a reagire rispetto a quando le condizioni sono normali: in sostanza, alla velocità di 110km/h, percorre 14 metri in più prima di fermarsi.
La ricerca mette anche in evidenza come l'utilizzo di vivavoce e auricolare, se pur consentito, non elimina il rischio: il tempo di reazione resta infatti più elevato rispetto a una guida tradizionale e la distanza di arresto, rispetto ai 31 metri rilevati in condizioni normali, è pari a 39 metri in caso di utilizzo del telefonino con le mani libere.
L'uso del telefonino risulta quindi più pericoloso rispetto all'assunzione di alcool e su questa notizia c'è poco da scherzare: i test hanno rilevato performance migliori in chi aveva un tasso di alcool nel sangue superiore a quanto consentito dalla normativa rispetto ai guidatori che parlavano al telefono durante la guida.
"L'uso del cellulare è pericoloso e, perfino quando si rispetta la norma che prevede l'utilizzo di vivavoce o auricolare, è necessaria molta prudenza, commenta James Brown, amministratore delegato Direct Line Italia, ma la crescita del numero di contravvenzioni da parte della Polizia Stradale sulle autostrade e strade extraurbane italiane sembra indicare che il rischio sia sottovalutato dagli automobilisti".
E i dati della forniti dalla Polizia di Stato italiana sono poco confortanti: dall'inizio dell'anno al 30 aprile 2006 sono state comminate 13.212 contravvenzioni legate al mancato uso di vivavoce o auricolare (art. 173 del Codice della Strada), il 13% in più rispetto allo stesso periodo del 2005. In tutti i primi quattro mesi è stato registrato un incremento del numero di contravvenzioni variabile tra il 6 e il 20%. Un incremento a dir poco preoccupante se si pensa alle possibili conseguenze in caso di incidenti.
"Direct Line si occupa di tutelare i rischi e il suo sforzo è individuare le possibili strade per ridurre i fattori che generano pericolo sia per chi guida sia per chi può subire danni dalle loro azioni, continua Brown, guidare con la massima prudenza abbassa i fattori di rischio per chi guida e per tutti i cittadini ed è anche il modo migliore per risparmiare sull'assicurazione auto, il cui prezzo dipende in modo diretto dai rischi rappresentati dai comportamenti degli automobilisti".
Per arginare questo fenomeno nei prossimi mesi, la compagnia di assicurazioni ha in programma di sviluppare diverse attività informative per incentivare la sicurezza al volante e favorire atteggiamenti più prudenti e meno rischiosi. (m.r.)
(28 maggio 2006)