Offerte di lavoro...criminali!
Diffidate dalle offerte di lavoro che vi arrivano via e-mail.
Continua ad impazzare, anche nel nostro Paese il cosiddetto "employment scam". Si tratta di uno schema truffaldino basato su false offerte di lavoro inviate, a pioggia, tramite e-mail, agli utenti del Web. Questi messaggi di posta elettronica hanno lo scopo di allettare il destinatario a prendere parte - senza farglielo capire - ad un'attività di riciclaggio di denaro sporco, proveniente da altre attività criminali.
Le e-mail, redatte spesso con tono e rigore professionale, rimandano poi a falsi siti aziendali, tramite i quali i truffatori cercando di fornire una facciata credibile alla propria attività, spacciandosi per società finanziarie, di brokeraggio, di consulenza aziendali e quant'altro.
Al candidato viene normalmente proposta una posizione di "financial assistant" o similare: il suo compito, nelle parole dei delinquenti, dovrebbe essere quello di facilitare i trasferimenti di denaro tra la società stessa e i suoi "numerosi clienti in tutto il mondo".
A tal fine, il malcapitato dovrebbe utilizzare il proprio conto corrente per farvi transitare il denaro proveniente da e per la società in questione: in cambio riceverebbe però una percentuale che può andare dall'8 al 15% del transitato.
In sostanza, per chiamare le cose con il loro nome, i truffatori cercano persone che permettano loro di ripulire il denaro il denaro illecitamente accumulato. Passando da un conto all'altro, in piccole tranche, il denaro fa infatti perdere le proprie tracce e si "svincola" dall'origine delittuosa.
Dovrebbe essere inutile sottolineare come chi accettasse incautamente questo genere di "lavoro", non solo avvierebbe a tutti gli effetti un'attività di "riciclaggio di denaro" (rischiando fino a 14 anni di carcere, secondo il Codice Penale), ma si metterebbe in affari con la criminalità organizzata, e non con un semplice e sprovveduto "truffatore della domenica".
L'ultimo caso segnalato nella caselle di posta elettronica degli italiani è stato quella della "Norway Consulting Group", riapparsa anche nel mese di settembre 2006.
Una corposa lista di queste sedicenti società, curata da Anti-Phishing.it, la trovate cliccando su questa stringa: