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ladonnanelmondo : Benazir Bhutto - donne - politica - morte
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(1 recommendation so far) Message 1 of 5 in Discussion 
From: MSN NicknameLa_voce_delle_onde  (Original Message)Sent: 12/27/2007 3:05 PM
la notizia che segue questo post, andrebbe in un'altra rubrica,
ma siccome appena l'ho letta, qualche minuto fa, e mi si è accapponata la pelle, la posto qui, preceduta da una breve personale considerazione.
 
Quando vedevo nei servizi televisivi la Bhutto passare in mezzo ad un ciclone di folla minacciosa, più spesso inferocita - come spesso è la folla che obbedisce acefala alle regole della violenza - mi chiedevo come potesse sentirsi sicura, quella donna che stava portando avanti la propria lotta politica e non solo. E dicevo fra me e me (che appartengo in qualche modo alla sua stessa generazione, alla stessa epoca storica e culturale internazionale): possibile che non capisca che rischia la vita? così impavida, pensa forse di farla franca? non capisce che la faranno fuori?
Oggi ho solo una risposta: Destino. Quello scritto dentro di lei e quello esterno.
Sicché non era incoscienza, la sua, bensì consapevolezza ed obbedienza al suo compito, perciò non ha mollato. Tuttavia, mentre oggi la penso una donna coraggiosa, ho la conferma che ha osato troppo. Non si sfida così il mondo, perchè quello prima o poi ti mette a tacere. E poco conta che a farlo sia sempre qualcuno che definiamo esagitato, fanatico o altro. Perché alla fin fine è sempre l'ignoranza, la cattiveria, la prevaricazione, la violenza, il sopruso, la mancanza di rispetto per la vita e per l'altro da sè a farla da padrone. E la cosa non mi piace proprio, perché mi pare che l'umanità abbia troppo cammino da compiere per elevarsi di un solo centimetro dalla melma nella quale sguazzano i suoi pensieri contorti.

Prima di passare alla news, permettetemi anche questa domanda: esisterà mai la pace VERA fra gli umani, diventati finalmente uomini di buona volontà?
 
segue notizia Reuters


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(1 recommendation so far) Message 2 of 5 in Discussion 
From: MSN NicknameLa_voce_delle_ondeSent: 12/27/2007 3:10 PM
dal web:
Reuters - da 27 minuti
RAWALPINDI, Pakistan (Reuters) - La leader dell'opposizione in Pakistan Benazir Bhutto è stata uccisa oggi in un attentato con armi da fuoco e un ordigno avvenuto al termine di una manifestazione nella città di Rawalpindi.

Lo ha riferito un funzionario del partito, dopo che la notizia era stata anticipata da una emittente televisiva.
"E' morta come una martire", ha detto il funzionario Rehman Malik.
Bhutto, 54 anni, è morta all'ospedale di Rawalpindi.
La polizia ha riferito che un attentatore suicida si è avventato sparando contro la Bhutto che stava lasciando il raduno e si è poi fatto esplodere, causando la morte di 16 persone.
Un testimone Reuters ha visto sul posto cadaveri insanguinati ed un corpo decapitato.

Reuters - da 28 minuti*
Di seguito alcuni fatti principali su l'ex primo ministro pakistano:
* Benazir Bhutto era nata il 21 giugno 1953, in una famiglia benestante proprietaria terriera. Suo padre, Zulfikar Ali Bhutto, aveva fondato il Partito del Popolo Pakistano (PPP) ed era stato presidente e primo ministro del Pakistan dal 1971 al 1977.
* Dopo essersi laureata in politica ad Harvard e a Oxford, Bhutto era tornata in Pakistan nel 1977, poco prima che i militari salissero al potere destituendo suo padre. Benazir Bhutto aveva ereditato la leadership del PPP dopo l'uccisione del padre nel 1979 quando al potere c'era il generale Mohammad Zia-ul-Haq.
* Inizialmente eletta primo ministro nel 1988, Bhutto era stata accusata di corruzione e destituita dall'allora presidente nel 1990. Tornata al potere nel 1993 dopo il suo successore, Nawaz Sharif, aveva dovuto dimettersi per divergenze con il presidente.
* In 1999, Bhutto e il marito, Asif Ali Zardari, erano stati condannati a cinque anni di carcere e multati per 8,6 milioni di dollari con l'accusa di aver preso tangenti da una compagnia svizzera ingaggiata per combattere le frodi alla dogana. Una corte suprema aveva rovesciato la sentenza di condanna, giudicandola non imparziale. Bhutto, che aveva nominato il marito ministro per gli investimenti durante il suo governo dal 1993 al 1996, era all'estero al momento della condanna e aveva scelto di non fare ritorno in Pakistan.
* Gli avvocati a Ginevra di Bhutto hanno annunciato il mese scorso di aver fatto ricorso in appello nell'ambito di un'inchiesta in Svizzera su un presunto riciclaggio di denaro a carico dall'ex premier e del marito. L'istanza potrebbe portare a nuove udienze sul caso, ma non prima degli inizi del 2008.
* Nel 2006 Bhutto aveva aderito a una Alleanza per il ritorno della democrazia con il suo storico rivale Sharif, ma i due si erano trovati in disaccordo sulla strategia per trattare con il presidente Pervez Musharraf. Bhutto pensava che sarebbe stato meglio negoziare con Musharraf, mentre Sharif aveva escluso qualsiasi mediazione con il generale.
* Bhutto era tornata in Pakistan nell'ottobre 2007 dopo otto anni di esilio volontario dopo che Musharraf, con il quale aveva negoziato sulla transizione del Pakistan verso una democrazia civile, le aveva garantito protezione rispetto ai vecchi procedimenti per corruzione a suo carico.
* Al suo ritorno, mentre l'ex premier viaggiava in auto per Karachi, un attentatore si era fatto saltare in aria uccidendo 139 sostenitori e membri della scorta.
* Il 26 dicembre, Bhutto aveva promesso di combattere per i diritti dei lavoratori durante la sua campagna per le elezioni generali di gennaio.
 
 

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 Message 3 of 5 in Discussion 
From: MSN NicknameLa_voce_delle_ondeSent: 12/27/2007 3:12 PM
Sì, avete letto bene, nel post precedente:
il 26 dicembre, appena ieri insomma, Bhutto aveva promesso di combattere per i diritti dei lavoratori durante la sua campagna per le elezioni generali di gennaio.
 
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(1 recommendation so far) Message 4 of 5 in Discussion 
From: MSN Nicknameultimometrò2000Sent: 12/28/2007 12:02 AM
Carissiama,
                    questa tragedia si inserisce in una situazione che era già molto complessa. Altrettanto complesso sarà capire chi sono i mandanti anche se tutto fa supporre che il disegno venga dall'attuale presidente. Io ho qualche perplessità su questo fatto in quanto penso che molte realtà, all'interno del Paese, hanno interesse a tenere le fazioni politiche separate perché un governo forte, come quello che si prospettava con l'alleanza Bhutto- Musharraf, avrebbe potuto portare l'asse politico verso un ancora maggiore laicismo rispetto a quello già perseguito oggi.
Certamente ora il presidente è in grande difficoltà, sia sullo scenario interno come in quello internazionale, e di questo approfitteranno gli schieramenti religiosi e le scuole coraniche che cercano di portare la teocrazia in Pakistan, con tutto ciò che ne consegue. Insomma, tenendo conto che in quel Paese hanno armi atomiche, è davvero un bel ginepraio.
               

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(2 recommendations so far) Message 5 of 5 in Discussion 
From: MSN Nickname2002contessaSent: 12/29/2007 3:52 PM
caro ultimometrò, allargo le braccia, proprio un ginepraio...
ancora una volta quell'organizzazione fanatica che adopera la Religione islamica per infatuare e manipolare la povera gente, ha fatto bum! Ha caricato, infuocato, mandato a morte teste di legno e carne da macello per raggiungere il suo scopo, in questo caso eliminare un avversario politico di grande forza e carisma e alla fin fine sottomettere il Pakistan al proprio potere. Di più: per dominare il globo col terrore. Definitivamente.
Temo che se non si pesca la matta la partita sia persa per tutti i popoli, giacché penso che sia quello l'obiettivo finale del disegno criminoso di Al Qaida o chi sta dietro.
2002contessa
 
 
 
 

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