Rimini 19.10.2006 - (c.p.) - E' di solito così: quando una mostra temporane viene pensata per restare aperta diversi mesi
 specie a cavallo dell'anno, comprendendo il periodo natalizio,
 non c'è dubbio che sia ritenuta dagli organizzatori
 la più importante della serie annuale proposta
 da quel determinato Museo o Palazzo di Esposizioni.
 I Musei, vale la pena ricordare, non sono più quelle
 istituzioni immobili di un tempo, utilizzate perlopiù da
 studiosi, collezionisti, appassionati.
 Oggi i Musei sono agili, si aprono a tutti i visitatori, 
 scegliendo magari temi di interesse per gruppi o categorie, 
 ma scelgono di essere istituzioni dinamiche che offrono
 di volta in volta esposizioni a tema che mentre spiegano una storia (dell'arte) soddisfano la vista e molti stupori.
  
 Sembra entrare in quest'alveo anche la mostra che il 
 MIC di Faenza 
 sta per inaugurare domani (venerdì 20 ottobre alle ore 18) 
 per restare aperta da sabato 
 21 ottobre 2006 al 25 febbraio 2007.
  
 La collezione delle maioliche del
 Museo del Petit Palis di Parigi
 esporrà dunque
  Forme e diverse pitture della maiolica italiana. 
 Si tratta dell’intera collezione di maiolica italiana del 
 prestigioso Museo francese. 
102 opere del miglior collezionismo francese di fine Ottocento primi Novecento suddivise in forme e tematiche, per ripercorrere la storia della maiolica italiana del Rinascimento 
  seguendo il profilo dei “vari luoghi�?della maiolica italiana, attraverso le fonti storiografiche e la topografia più attestata, che vede nel Cinquecento il ruolo centrale dei centri marchigiani, specie Urbino, con il genere “istoriato�?le cui opere mostrano un affascinante intreccio figurativo, che attinge dapprima alle bozze di Raffaele, cioè alle stampe raffaellesche, e poi via via attraverso il Manierismo 
 sino alle carte dei Fiamminghi.
Seguono le “belle donne�?  ritratti idealizzati di donne celebri o sconosciute, ad ornamento del vasellame d’amore che veniva commissionato come omaggio gentile alle spose. 
 Quindi, le "decorazioni", diverse pitture, attinte dall’antichità classica quali grottesche, raffaellesche, quartieri, trofei, ecc�?BR>Un’ulteriore tematica è rappresentata dalle forme della maiolica, che nel Cinquecento trae ispirazione dai metalli preziosi e dai 
 vasellami all’antica.
Infine i vasellami d’apparato, fastosi esempi con le armi delle più prestigiose famiglie italiane. 
 
Curano la mostra e firmano il Catalogo:
 Françoise Barbe e Carmen Ravanelli Guidotti