oggi la cronaca recita:
Milano, 31 mag. (Apcom) - Una bambina di sei anni, M.L., di Mezzolombardo, in provincia di Trento, è deceduta questa mattina all'ospedale di Trento dopo che i sanitari del "118", intervenuti intorno alle 8 dopo una telefonata del padre, l'avevano trovata in fin di vita in un lago di sangue, nel suo appartamento in via Carlo Devigili a Mezzolombardo. La madre della piccola si trova ora in stato di fermo nella caserma del comando provinciale dei carabinieri di Trento come sospettata del presunto omicidio.
I sanitari del "118" intervenuti a soccorso della bambina, si erano immediatamente resi conto della gravità delle sue condizioni: la bimba riportava almeno una profonda ferita al fianco, presumibilmente inferta con un coltello. Dopo la corsa in ambulanza la bimba è deceduta nel nosocomio trentino.
I carabinieri hanno fermato la madre, S. B. di 44 anni, che avrebbe affermato che la bambina si era fatta male cadendo. In casa della donna si è recato il magistrato di turno della Procura di Trento. Malgrado dai carabinieri non trapelino altre notizie e la dinamica dei fatti risulti ancora poco chiara, sembra che gli investigatori ipotizzino che all'origine del dramma ci possa essere un raptus di follia della madre Mezzolombardo è un Comune di circa 6mila abitanti posto nella Piana Rotaliana, in provincia di Trento quasi ai confini con l'Alto Adige.
il mio commento:
1. mi sembra sia diventato troppo facile - appena avvenuta una disgrazia - accusare la madre di una bambina in fin di vita e sbatterla in prima pagina, ops, nell'intero web, prima ancora che le indagini facciano il proprio corso e la Magistratura si pronunci definitivamente;
2. quando gli inquirenti avranno fatto i loro accertamenti sarà per tutti noi giusto sapere se la signora di Mezzolombardo -accusata "velocemente" di figlicidio verrà rinviata a giudizio oppure no. Se sarà processata, sarà giusto parlarne con ludibrio solo in caso venga considerata colpevole e punita giuridicamente;
3. se risulterà innocente, giornalisti e opinione pubblica potranno chiedere scusa, ma non potranno mai ripagare il danno morale e psicologico di quella donna e di chi la circonda; se risulterà colpevole, e/o se in quanto colpevole confesserà, mi chiederò sicuramente cosa stia accadendo in questa nostra epoca: perché mai tante Medee e perchè la nostra società partorisca madri tanto violente e immature, donne incomplete, famiglie e gruppi sociali incapaci di accogliere allevare e sostenere i suoi membri.
4. Lo scenario che ci circonda è sempre più violento, le vite umane (anzi, la Vita tout court) non valgono più nulla, il mondo intorno a noi vive un cataclisma interiore prima ancora che esteriore che porta ogni singolo all'odio verso gli altri: si è spezzato soltanto un meccanismo interno che sapeva trattenere rabbie e disperazioni, impedendo ai singoli di infierire su di sè e sugli altri o c'è qualcos'altro? Certo, c'è stato un tempo che ciè stato narrato e che in parte abbiamo conosciuto, in cui c'erano clan, famiglie, genitori che avevano cura di educare almeglio i propri figli perchè rappresentassero degnamente il loro futuro, insegnavano loro il rispetto della Vita, degli affetti, dei sentimenti e perciò stesso dei familiari, del prossimo, dei parenti, degli amici, degli animali, della natuta e delle cose.
5. Penso che ormai solo le popolazioni che annoverano tra i propri compenenti il maggior numero possibile di persone umili che accettano di impare il rigore e il rispetto possano ancora sperare in modalità di vita davvero solidali (solidarietà altra rispetto al senso assunto propagandisticamente e demagogicamente in questi anni da questa parola). Solo restituendo alla Vita il valore che ha e riconoscendolo ritengo si possa ancora sperare di continuare degnamente la specie.
La_voce_delle_onde