Egregia signora Minerva vorrei corregere alcune sue inesattezze per quanto riguarda questa ricetta.
1) La tigella è il termine della pietra refrattaria nella quale viene cotta la "Crescentina" quindi se mangiate tigelle sappiate che sono pesanti da digerire...
2) La panna no nn ci và messa, ma serve il latte, se si eseguono queste alchimie si ottiene un preparato, che quando cotto si presenterà tamugno.
3) Le "Crescentine" sono buone anche farcite con salumi, compreso il lardo di colonnata o formaggi a piacere come pecorino di fossa, gongorzola normale o al mascarpone, stracchino, Asiago e Puzzone di Moena.Si puo consumare anche verdure alla griglia o in pinzimonio
4) Sicuramente il Lambrusco di Sorbara o di Castelvetro è il più indicato, non si disdegna nemmeno quello reggiano come il Pra di Bosso oppure il Campanone, vanno bene anche i rossi fermi come S.Giovese e Chianti, ci si sposa anche bene un buon bicchiere di Primitivo di Manduria
I vini bianchi da me consigliati perche provati in prima persona sono: Prosecco di val Dobbiadene, Falanghina e Fiano d'Avellino
Ricordi di un tempo che fù...
Mi ricordo quando " la Rezdòra" ( la reggitrice della casa, l'attuale casalinga) preparava la pila delle tigelle mettendo "Una tigella,una foglia di castagno,un disco di pasta (crescentina) un'altra foglia di castagno,un'altra tigella ancora, e così fino a riempimento della cosidetta pila, la quale veniva accostata al focolare dove veniva cotta
Ciao Tap....