Risotto alla taxi-driver
fate appassire in olio extravergine di oliva una manciatina di cipolla tritata fine, aggiungete il riso (scegliete il tipo adatto oppure quello da voi preferito) mescolate velocemente e aggiungete poco alla volta del brodo caldo che avrete preparato a parte (anche di dado). Continuate così per una decina di minuti, aggiustate di sale. Prima che sia completamente cotto, aggiungete una noce di burro e fate mantecare a coperchio chiuso alcuni minuti dopo aver aggiunto una bella manciata di parmigiano. A chi piace piccante e vuole stuzzicare il can che dorme potrà utilizzare del peperoncino.
Per evitare che neanche un chicco possa "svignarsela" si provvederà a spolverizzare il tutto, sorvolando satellitarmente* la teglia: con la grande mano agitate il vasetto per lasciare cadere "a pioggia" il contenuto, con l'altra rimestate energicamente. Il risultato sarà sorprendente.
Leggevo oggi (Fonte: Il Sole 24 Ore, 21 sett. 2006, pag. 25)dell'Ultimatum di Veltroni ai taxisti romani. Controllo satellitare o 2500 nuove licenze. Braccio di ferro o ricatto?
E quando il sindaco di Roma dice ai difensori della privacy: "Di quale violazione parlano? Non vogliamo sapere cosa fanno prima e dopo i turni, ma sapere quanti lavorano". A me sembra che vogliano sapere quanti lavorano e quanto probabilmente incassano e quasi sicuramente evadono. Immagino che l'Uffico studi e/o consulenza del Comune di Roma e/o del sindaco Veltroni e/o del suo staff abbiano calcolato che il controllo satellitare sia il più economico degli accertamenti per presunzione.
A me viene in mente che l'occhio satellitare possa avere la stessa identica funzione della "pittima veneziana".
(figura che nella città del Doge veniva messa dai creditori alle calcagna dei debitori: li seguiva dovunque ossessivamente per indurli a pagare).
Il pranzo è servito.
Certo che mi fa sorridere che in quella che Bossi in altri tempi etichettava come "Roma ladrona" si impari e/o prenda esempio dalla "Serenissima" Repubblica Veneta