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"Stolta? Forse, perché raccolto un quadrifoglio, l'altro giorno,  passeggiando, me ne dimenticai per ritrovarlo, poverino rinsecchito, raggomitolato: dolentemente due petali,  dico due!, aveva perso in fondo sotto tutto nella mia tracolla. Anche se avvezza a trovare chi vuole, la dea bendata, non credo potrà mai scovare me, neppure sotto il sole". (c.p. maggio 2005)   Beginning my studies (Cominciando gli studi)*
   (Beginning my studies the first step pleas'd me so much,/...) Cominciando gli studi fui così colpito dal primo passo, dal semplice fatto della coscienza, dalle forme, dalla forza del moto, dal minimo insetto o animale, dai sensi, dalla vita, dall'amore, il primo passo mi colpì, dico, tanto mi piacque, (...the first step I say awed me and pleas'd me so much/) che di poco mi mossi, non volevo andare più oltre (but stop and loiter all the time to sing it in estatic songs.) ma fermarmi a indugiare il tempo necessario per cantarlo in estatici canti.     Da: Walt Whitman, FOGLIE D'ERBA, Ed Guanda, 1967 pag 31, trad. Franco De Paoli  |  
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ops, da Walt Whitman, in Foglie D'Erba, da "Dediche", ed Guanda, ...  |  
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Mi piace pensare che le parole senza tempo dei poeti siano qualche volta dedicate a me, come ad esempio quelle di Walt Whitman (1819 - 1892) di Foglie d'Erba (1885). Egli, nell'ispirarsi al richiamo del mare, dell'immenso oceano, desidera uguagliare i maggiori poeti, per tema, metro o rima. Mi piace pensarli dedicati a me, quei versi, a me (sea angel) che il mare lo respiro soltanto.    "Questo, questo o mare, tutto questo felicemente scambierei  se tu mi trasmettessi l'ondulazione di una sola onda, il suo gioco  o un tuo respiro alitassi sul mio verso  e ivi ne lasciassi l'odore".
   E così la mia mente vagolando approda anche qui...      "Mediterraneo"                               di Eugenio Montale    "Potessi almeno costringere  in questo mio ritmo stento  qualche poco del tuo vaneggiamento;  dato mi fosse accordare  alle tue voci il mio balbo parlare."     |  
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