una notizia al centro di tutte le cronache è stata che un'italiana di 33 anni, Giuseppina Pasqualino in arte Piappa Bacca, è stata uccisa nel corso del suo viaggio in direzione di Istambul.
(da Ansa.it) ....''Il suo viaggio era una performance artistica e per dare un messaggio di pace e di fiducia, ma non tutti meritano la fiducia''. Cosi', con gli occhi bagnati dalle lacrime, Maria, una delle quattro sorelle di Giuseppina Pasqualino di Marineo, ha parlato della tragica vicenda dell'artista uccisa in Turchia. ''Non eravamo particolarmente preoccupati perche' lei faceva l'autostop da tanto tempo - ha spiegato la sorella - e quindi era capace di evitare le situazioni di rischio. Era una persona determinata quando si trattava di lavorare per l'arte. Non aveva preso sottogamba il viaggio e mi spiace che ci siano state delle speculazioni perche' si pensava che la famiglia volesse fare pubblicita' alle sue opere con la sua scomparsa''.
Se puo' consolare un po', è stato confermato l'arresto di Murat Karatash, l'uomo che ha confessato di aver violentato e strangolato la ragazza.
(da Ansa.it:) "Lo ha reso noto la Tv privata Ntv secondo la quale i risultati ufficiali dell'autopsia condotta tra la scorsa notte e stamani sul corpo della giovane artista milanese non saranno resi noti prima di qualche giorno. La donna e' stata violentata, strangolata e poi sepolta nuda, cosi' com'e' stata ritrovata ieri in una zona disabitata nei pressi del villaggio di Tavsanli, presso Gebze, a pochi km dalla città di Kocaeli, ad un centinaio di chilometri da Istanbul. Lo riferiscono i siti on-line dei quotidiani turchi 'Hurriyet' e 'Milliet', che riportano alcuni passaggi della confessione dell'assassino.
Murat Karatash, 38 anni, disoccupato, separato e padre di due figli, precedenti penali per furto ed altri reati contro il patrimonio. Questo, per sommi capi, l'identikit dell'uomo che il 31 marzo scorso ha preso a bordo del suo veicolo Giuseppina Pasqualino alla periferia di Istanbul e, quasi certamente dopo neanche qualche ora, l'ha aggredita, violentata, strangolata e seppellita in una zona disabitata ad un centinaio di chilometri da Istanbul. Karatash ha confessato il crimine e ha condotto gli inquirenti sul luogo del delitto. L'uomo, quasi calvo e che dimostra molto di piu' della sua eta', era stato fermato ed arrestato nel pomeriggio di sabato 5 aprile nella zona di Tekirdag e Cerkezkoy, dopo essere stato intercettato grazie al segnale inviato dal cellulare di Giuseppina che Murat aveva riacceso dopo avervi inserito la propria scheda telefonica. Sotto interrogatorio Murat ha quindi confessato di aver caricato la giovane milanese in una stazione di servizio alla periferia di Istanbul il 31 marzo, giorno cui risale l'ultimo contatto telefonico della donna con i familiari a Milano. Dopo un po', a bordo del suo camioncino nero - che un benzinaio aveva in un primo tempo descritto come una jeep scura - Karatash ha lasciato l'autostrada Istanbul-Ankara e ha imboccato la statale D 100 fino a raggiungere la localita' di Tavshanli'. Giunto nei pressi di un bosco, l'uomo ha aggredito Giuseppina, l'ha violentata in macchina e subito dopo l'ha strangolata. Infine ha cercato di disfarsi del cadavere seppellendolo sotto uno strato di terriccio, fogliame e rami secchi.
No comment